25 marzo 2013

Improvvisazioni

Questo fine settimana mi son improvvisata esperta traduttrice per uno dei pub più frequentati dell'Isola. 
Il menù in Italiano, come avete modo di apprezzare qui sotto, non era, diciamo, perfetto. 
Così mi son offerta di mandar loro al più presto una versione credibile (sperando segretamente di ottenere in cambio una discreta quantità di birra locale).
Questo il risultato. 
Che dite? Preferite la "Variazone di pesce con salsa Hollandaise" o le "Costolette di mailale" per "secundo"?
Dato che son vegetariana, io opterò per una classica "Zuppa di pommedori", che con quella si va sempre sul sicuro.
Buoun apetitto!

Carta Italiano -> Menù in Italiano

Primi -> Antipasti e primi piatti
Panne con burro a l'aglio e tapenade -> Pane con burro all'aglio e patè d'olive
Zuppe di pommedori -> Zuppa di pomodoro
Zuppe di giorno -> Zuppa del giorno
Zuppe di cipolle di isola Texel -> Zuppa di cipolle di Texel

Secundi -> Secondi piatti
Servito con insalata e patatine fritte -> Servito con insalata mista e patatine fritte
Filetto de maiale marinera di salsa nocciole -> Bocconcini di maiale con salsa dolce di arachidi

Costolette di mailale(Spareribs) -> Costolette di maiale
Marinera -> Marinate
Affumicato -> Affumicate
Combine -> Combinazione di marinate e affumicate
Filettino de agnello (NZ) con salsa miele/senape -> Filetto di agnello neozelandese con salsa di senape al miele
Costa di manzo grillia -> Costata di manzo grigliata con salsa al Roquefort
Filetto di manzo salsa di pepe -> Filetto di manzo con salsa al pepe
Costato di manzo grillia -> Lombo di manzo alla griglia con salsa al Roquefort
Filettino di maiale, salsa di funghi -> Filetto di maiale con salsa ai funghi

Agnello di Texel -> Agnello di Texel
Stinco di agnello -> Stinco di agnello
Stoufato di agnello -> Stufato di agnello
Costoletto di agnello griliato -> Costolette di agnello alla griglia

Pesce -> Piatti di pesce
Variazone di pesce con salsa Hollandaise -> Stufato di pesce misto gratinato con salsa Olandese
Filetto di spigola frito con salsa correspondenza -> Filetto di spigola fritto con salsa

Vegetariani -> Piatti vegetariani
Quiche per vegetariani -> Torta salata vegetariana con salsa al Roquefort
Wraps stile mexicano -> Tortillas messicane con verdure

Specilita del giorno -> Piatto del giorno

24 marzo 2013

Oooops.

Credo di aver appena fatto una di quelle cose che, si sa, squarciano il tessuto dello spazio tempo, creando varchi dimensionali fra universi paralleli e non.
Ho ordinato per posta una cassetta della posta.
Non oso pensare al momento in cui il povero postino si troverà in stallo, schiacciato dal paradosso, lì immobile davanti al cancello, a non saper dove imbucare la buca.
Consegna prevista per: Martedì.
Tenetevi pronti ad effetti speciali.
 

23 marzo 2013

Caffè freddo?

Caffè freddo?
Sembra.
Invece, dato che siamo in Olanda, ed è sì Marzo, sì Primavera, sì fiorellini qui è lì, ma intanto son zero gradi, fuori in giardino, questa è semplicemente birra scura.
'sai scura.


21 marzo 2013

Gli amici magi

Ed anche l'inaugurazione ufficiale della casetta sull'Isola, corredata di nuovi e vecchi abitanti, è andata.

Nel Mare del Nord infatti, ho raccolto un po' di tranquillità, di voglia cucinare, e di una generica benevolenza nei confronti della civiltà e degli esseri umani (soprattutto se numerosi e variegati) e così ne abbiamo approfittato.
Quale momento migliore per organizzare quel che si dice "un'allegra bicchierata" per celebrare l'avvento del Subirotamic sull'Isola, il nuovo armadio, la quasi Primavera, il fatto che se si è in due si può cucinare per 20 e non è neanche faticoso, etc etc?

E così, si è organizzato, una cosa piccina, per colleghi e amici isolani, un sabato sera.
Cibo, bevande, e atmosfera, ho avuto l'impressione che sia andata bene. 
Gli ultimi invitati salutati alle 3 e mezza del mattino, mi sembra un buon segno.

A festa finita, è buffo sedersi sul divano e ripensare ai regali ricevuti: dicono molto, moltissimo, di noi, di dove siamo, di come siamo, e da dove veniamo. 
E dei nostri amici magi, che, anche sull'isola, a cercarli con un po' di pazienza, si possono, al fine, trovare.

Ricapitolando:
 
- n° 3 bottiglie di vino rosso
- n° 1 bottiglia di vino bianco
- n° 3 bottiglie di birra da svariate prestigiose birrerie belghe e olandesi
- birra
-  n° 3 mazzi di fiori 


- n° 12 cioccolatini della cioccolateria locale isolana
- un coltello in silicone
- terra e semi per piantare basilico e pomodoro
- n° 20 piadine romagnole appena cotte
- n° 1 bottiglia di olio bbbuono
- n° 1 bottiglia di aceto balsamico bbbuono
- n° 1 vasetto di marmellata di more fatta in casa
- n° 6 uova fresche delle galline del mio capo


- una copia, in italiano, trovata in un mercatino, in olanda, del libro "Il meccanicismo e l'immagine del mondo, dai presocratici a Newton" di E.J. Dijksterhuis (1971)

Per fortuna niente mirra, che non si sa mai cosa farci.
 



15 marzo 2013

giorno 10 - Casa.

Stamattina, con la marea, siamo tornati in porto, siamo tornati a casa.
Concludo con una poesiola scritta durante i primi giorni difficili, ormai lontani.
A seguire, giusto due foto, per chi avesse voglia di un po' di mare.

L'oblò (l'altro)

Pensavo,
che se fossi piccina,
più piccina
di come
sono
me ne starei comoda,
su di un maglione,
nel cestello
della lavatrice
che si muove gentile,
a compensar per l'onda,
e guarderei per ore
l'orizzonte orizzontale
dall'oblò.

Mare forza 7 dal ponte di comando
Neve, prima dell'alba.

Un'alba.


Neve pomeridiana.

Quiete.

14 marzo 2013

giorno 9 - Operazione "Free Riri"

Ieri uno degli argomenti ad alto contenuto scientifico del turno
mattiniero è stato come si chiamano Qui, Quo e Qua nelle varie lingue
rappresentate a bordo: olandese, italiano, spagnolo, francese.
Non c'è gara, sicuramente la tripletta più buffa ce l'hanno i
francesi, con il trio: Riri, Fifi e Lulu.
Così, quando in uno dei campioni d'acqua da filtrare è stato rinvenuto
un minuscolo gamberetto trasparente, non c'è stato dubbio: battezzato
Riri, lo abbiamo messo in una provetta, insieme ad un pezzettino di
legno, a fargli un po' di compagnia, e lo abbiamo adottato come
animale domestico della crociera.
Questa mattina però, quando sono andata a salutarlo, il nostro
mostrava eveidenti segni di insofferenza alla piccola provetta che era
diventata il suo mondo.
Anche dopo il cambio dell'acqua, seppure un po' ringalluzzito, con le
sue microscopiche antennine a muoversi vispe, non mostrava proprio una
buona cera, nonostante la sua trasparenza.
Così è scattata l'operazione "Free Riri", e in un attimo, Riri è
tornato a casa, nelle fredde acque del Mare del Nord, a lui più
congeniali.
Anche noi, domani, torniamo a casa.
Alle 8 del mattino dovremmo risvegliarci in porto, sull'Isola.
Che, in fondo, mi sia diventata un pochino più congeniale?

13 marzo 2013

giorno 8 - Delle consuetudini, e del sorprenderle.

E' strano vivere l'esperienza di una crociera con i colleghi di
lavoro: starci insieme dalle 4 del mattino, fare un lavoro ripetitivo,
ma sociale, essere così stanchi da cominciare a ridere e non smettere
più, sedersi a tavola e mangiare così di gusto, e così tanto!
Sono per la maggior parte persone che conoscevo già da prima, ma ora,
è un pochino diverso.
L'ho realizzato quando verso le 5.30 del mattino, me ne stavo nel mio
mondo, seduta su di una sedia nel wet lab, e canticchiavo tra me e me
"Ten little ducks went swimmimg one day..."
E d'improvviso il nostro cruise leader, M., mi ha visto così positiva,
anche se ero lì a quell'ora del mattino, con i primi, pallidissimi,
indizi d'alba, la neve che cadeva violenta, che si è messo a ridere e
mi ha dato un bacio in fronte.

Ora, per un olandese biondissimo, altissimo, e con una fortissima
influenza British, qualsiasi contatto fisico, anche minimo,
constituisce di per sé un fatto straordinario: un bacio in fronte,
figuratevi!
E' stata una bella sorpresa.

Si è ormai instaurata una quotidianità da crociera, una consuetudine
di lavoro, di pause, di caffè portati da dentro a fuori, di ovetti di
cioccolato lanciati da una parte all'altra del laboratorio, di
pannekoeken al mattino, che ci viziano così, noi del turno presto.

Per esempio, oggi è mercoledì, e il mercoledì, come da tradizione, a
bordo dell'olandesissima Pelagia, si mangia indonesiano.
Buonissimo.

12 marzo 2013

giorno 7 - Sole, mambo e acque chete.

Oggi Sole, gente! Il vento è solo a 10 m/s, e il mare, nella notte, è calato a stato di culla.
Si è dormito bene, non c'è di che lamentarsi, tanto più che il turno mattiniero di oggi, giornata speciale, è cominciato soltanto alle 8.
Sì, ci son ancora quegli 0.6 gradi, sul ponte, a ricordarci che è Inverno, ma è tutto un altro andare.
Si piazza la sedia al sole, sottovento, si può perfino giocare a carte, quasi.
Niente onde che entrano in laboratorio, abbiamo pure levato la paratia e si entra e esce dal laboratorio senza dover scavalcare ostacoli più o meno della mia statura.
Ah, bene.
Nel torpore del primo pomeriggio assolato, che quasi ci si toglie la giacca, un mambo trombetta dalle casse, e ci fa compagnia, mentre continuiamo a filtrare secchi d'acqua, per vedere cosa resta ne resta.
Poco, oggi.
Infatti, i flutti smeraldati che stiamo catturando oggi invitano al tuffo, più che alla misura dei sedimenti.
Magari il boss qui non sarà contento, ma anche l'occhio, si sa, vale la sua parte.
Ed oggi, con questa luce, questo cielo, e le nuvole e il profilo lontano delle portacontainer e delle piattaforme, il Mare del Nord dà il suo spettacolo.
Vado fuori, allora, a lucertolare un poco.

11 marzo 2013

giorno 6 - Dell'illuminazione.

Nonostante il muro di neve che ci ha accolto alle 5 all'inizio del turno, il primo indizio, questa mattina sulle 6, è stato vedere il contorno frastagliato delle nuvole, ad indicare una fine, e insieme, un inizio di cielo.
Poi, sulle 6.20, dopo cinque giorni di grigio indistinguibile e buio pece, dalla nostra postazione privilegiata di turnisti mattinieri, abbiamo potuto per la prima volta godere dello spettacolo di un'alba classica, dalle rosee dita, sul mare blunotte, contro un cielo bluelettrico.
Ah, la vita del navigante!
Son bastati quei pochi minuti, e la luce dorata ha inizato a colare sulla distesa disordinata del mare, sulla nostra nave, nel laboratorio, su di noi.
E' stata come una visione di un altro mondo, con nuovi colori, rossi accesi e verdi speranza e gialli canarino, ravvivati dal sole e dai suoi raggi ormai caldi, che siamo a metà Marzo, in fondo, e il peggio è passato.
Per non viziarci troppo, le due stazioni tra le quali abbiamo fatto su e giù e tuttora stiamo visitando alternatamente, sono una al sole, cielo azzurro e nuvoloni bianco latte, e un'altra invece è condita da neve ghiacciata e grigiume diffuso.
Il tutto zigzagando tra le piattaforme petrolifere, che in questo Mare del Nord sono molte di più di quelle che credevo. Di notte, alberi di natale illuminati a giorno, di giorno, mostri rosso ruggine con un nome e un cognome.
Sono appena stata sul ponte a controllare sul radar, il nome di questi bestioni, ma poi mi son distratta, ad aiutare a cambiare delle minuscole lampadine delle spie di allarme in plancia.
In fondo, tutte questioni d'illuminazione: il Sole melassa della mattina, il petrolio succhiato dal fondo del mare, e le spie di comando.
Solo che alcune questioni, ecco, son più simpatiche di altre.

10 marzo 2013

giorno 5 - Neve.

Era da un po' che riflettevo sul fatto che, per fare misure dell'acqua
nel bel mezzo del Mare del Nord, io fossi vestita tale e quale che per
andare a sciare.
Sottopantaloni termici, pantaloni, e soprapantaloni impermeabili,
canotta di lana, maglia di lana con il collo alto, camicia da
boscaiolo imbottita, pile antivento e giacca a vento, cappello, guanti
per maneggiare le cime, stivaloni da lavoro antinfortunistica.

Insomma, devo aver riflettuto troppo intensamente, nel calduccio dei
miei strati di vestiti, perché oggi, era forse primo mattino, si è
messo a nevicare.
Sul mare.
Brrr.
Non avevo mai pensato prima ad ora di poter installare uno skilift sul
pendio di un'onda innevata, ma su questi muri d'acqua che abbiamo
intorno, sai che disceseeeeeeeee

09 marzo 2013

giorno 4 - La festicciola.

Dopo quattro giorni di mare, mare e solo mare (e relativa onda), oggi,
oltre ad aver raggiunto in pieno lo stato di "gale", forza 8, noi del
turno mattiniero siamo stati testimoni del primo segno dell'esistenza
di una civiltà esterna a queste pareti di ferro che ci scarrozzano per
il Mare del Nord.
Un solitario, goffo, palloncino arancione, vomitato dall'onda, ci ha
sfiorato per un attimo il fianco, una carezza aranciata, in mezzo a
tutto questo grigio verdastro, che basta questo per gridarlo a tutti,
alle 8 del mattino, che c'è un orange ballooooooon, con la o che si
perde tra uno spruzzo e una folata di vento.
Ma è proprio un attimo solo, poi l'onda lo porta lontano, questo
innocente messaggero di (in)civiltà, lui, reduce da chissà quale
festicciola, ora sperduto, e noi, più o meno, pure.

08 marzo 2013

giorno 3 - La doccia.

Sveglia alle 4.10, dopo un due ore circa di sonno, di più non si poteva, tra un sobbalzo e una secchiata sull'oblò.
Una fetta di pane mangiata in piedi, mentre ti raccontano che una di quelle ondate, quella che svegliato tutti perché ha fatto quel rumore come di una piccola fine del mondo, ha spalancato il frigorifero (nonostante il gancio di sicurezza sulla porta), e ha schiantato a terra tutti i vetrini con i filtri dei sedimenti collezionati ieri.
Tutti da buttare, vetro ovunque in laboratorio.
Tanto per cominciare questa lunga giornata con il piede giusto...
Poi sette ore di misure che più o meno passano tutte uguali, onda più onda meno, ma pur sempre onda.
Poi, finalmente, la meritata doccia.
Ma dimenticavo l'onda.
E', diciamo, un'esperienza interessante, quella della doccia con mare e vento forza 7. L'intero pavimento del bagno diventa una piccola vasca, in cui l'acqua è libera di correre prima di qui, poi di lì, portandosi via il tuo shampoo.
Di certo però non puoi lasciare la maniglia a cui sei aggrappato, nudo come un pesce, in mezzo a questa piccola mareggiata privata: così aspetti che l'onda, quella vera, quella fuori, riporti lo shampoo dalla tua parte, e con veloci riflessi lo peschi, lo usi e lo ributti nella danza, come un pesce che all'ultimo hai deciso di salvare.
Ecco, magari la doccia non è stata proprio un'esperienza rilassante, ma riannusare sui capelli bagnati ancora un'idea di hennè mi ha fatto per un attimo tornare a casa, e il pensiero mi ha accompagnato, leggero, nella meritata e sì rilassante siesta pomeridiana.
Domani, stesso turno, quindi vado a letto adesso, sulle nove.
Magari però domani la doccia la salto.
Ci riproverò domenica: previsioni di forza 8, vi farò sapere.

07 marzo 2013

giorno 2 - Dry lab, wet lab.

Per oggi le mie velleità di scrittrice sfociano nel diario ufficiale di bordo, foto incluse.
Fate un salto qui,
http://www.nioz.nl/cruise-diary.html
giorno 2, ma non chiedetemi che giorno della settimana, che ho già perso ogni contatto con la costa e il calendario.
Intanto vi scrivo da quello che si chiama dry lab, perfortuna!, perchè nella stanza accanto, il wet lab, l'acqua entra a secchiate nonostante le paratie siano su.
Altro che acqua alta, qui la spuma bianca è tutto quello che vedo dal piccolo oblò che ho di fronte.
L'acqua lontana è nera e, nella notte, si nasconde.

06 marzo 2013

giorno 1 - Il filo, il mare.

C'è un minuscolo filo,
che parte da me
e si bagna nel mare.

Zigzaga piattaforme,
scintillanti di luce,
che brillano
del petrolio che è loro

Continua sommerso,
fra pesci e balene.
Poi esce,
s'asciuga tra l'erba
sorpassa una diga,
due alberi e bussa,
gentile,
gli aprono.

C'è un minuscolo filo,
che parte da me,
lui dorme a casa, stanotte,
sotto il piumone.
io qui lo intreccio a uncinetto
cullata dall'onde,
tessendo,
senza fretta,
un ritorno.

05 marzo 2013

giorno -1 -Test del post e cena col comandante.

Tanto per riprovare il metodo di pubblicazione post via email (in alto mare, anche nel 2013, internet l'e' quel che l'e') scrivo queste due righe pre imbarco.
Se tutto va bene, nei prossimi giorni riusciro' ad aggiornarvi con una certa regolarita' sulle ultime novita' dal Mare del Nord: il tempo, il colore del mare, delle creste delle onde, i pesci, la ciurma, e quant'altro non mi lascera' indifferente in questa mia avventura acquatica.

Lascio un'Isola sulla via della Primavera, uno stuolo di pecore incintissime nella fattoria vicino a casa, dei minuscoli germogli di basilico nel mio salotto. Chissa' cosa trovero' al mio ritorno.
Spero almeno di riconoscere Subirotamic, che lascio nel nostro podere di campagna, a lavorare e a acclimatarsi alla solitudine sabbiosa dell'Isola.

Questa sera, pero', non si potra' lamentare: lo porto a cena fuori, siamo invitati a bordo, al tavolo con il comandante.
E quale migliore arrivederci, di un valzer leggero, ballato fra i tavoli di una nave da ricerca, fra le luci scintillanti della sua vetreria e dei suoi strumenti di misura?

Domani si parte, verso Nord, ma e' bello pensare che a casa ci sara' qualcuno ad aspettarmi.

P.S. Notizie piu' o meno ufficiali sulle nostre avventure dovrebbero magicamente apparire anche qui
http://www.nioz.nl/cruise-diary.html
scritte a rotazione dai vari membri dell'equipaggio. In teoria.