30 marzo 2015

Microrecensione #92: "On the map" di S. Garfield

08/03/2015 - 29/03/2015 "On the map" di S. Garfield. Dopo "Just my type", un altro saggio di Garfield tra i miei scaffali. Questo mi è stato consigliato da C., e senza dubbi lo consiglio a mia volta al gentile pubblico.
Certo deve interessare l'argomento: qui si parla di mappe, e, più in generale, dell'evoluzione della cartografia, dalle prime rappresentazioni rupestri di zone di caccia, a google maps. Di mezzo, ci sono secoli di storia, di tecniche di rilevamento e di stampa, di disegni, di rotte, di esploratori dell'ignoto, di santi, pellegrini e navigatori, di Greci, di Veneziani, di Inglesi, e di Americani, a pari passo con gli imperi e la loro potenza.
Ci sono anche gli Olandesi, che, ho imparato, dalla loro epoca d'oro al tomtom, sono sempre e comunque tra i cartografi più all'avanguardia.
Un libro lungo un'umanità, che non tralascia però di parlare anche della mappatura di altri mondi: Marte, ma anche mappe di luoghi immaginari, luoghi spirituali o ambientazioni di giochi e avventure, che hanno accompagnato di pari passo le mappe di luoghi reali, a volte confondendosi così bene da non saper più distinguerle.
E se ve lo state chiedendo, sì, si parla anche di mappe del tesoro, ma su quelle lascio di proposito un alone di mistero: si sa mai che durante la mia prossima crociera non mi imbatta in una strana isola, ne riconosca il profilo, e possa ritrovare il luogo di quella maledetta X. Non dico altro, non vorrei arrivaste prima voi...

09 marzo 2015

Microrecensione #91: "La tristezza degli angeli" di J. K. Stefánsson

14/02/2015 - 08/03/2015 "La tristezza degli angeli" di J. K. Stefánsson. Un uomo, il postino, e un ragazzo e una marcia estenuante nella bufera islandese di Aprile.
Un romanzo che è in realtà un lungo racconto, delle loro storie, del loro rapporto e dei loro incontri lungo il cammino. Un dialogo dei vivi con i vivi, e con i morti, che nel candore della tempesta artica è difficile distinguere. Il titolo è forse fuorviante: la tristezza degli angeli non è altro che la neve, fiocchi di lacrime leggere che si riversano dal Cielo sulla Terra, noncuranti delle vicende degli uomini. Nonostante il titolo, dicevo, il racconto non è affatto triste. Misura invece, a passo d'uomo, l'amore, le passioni e la quotidinità di uomini e ragazzi alla fine del mondo, in bilico fra il gelo del mare e l'asprezza della montagna, i cui crepacci sono nascosti da coltri di neve fragile.

Il libro è il secondo di una trilogia, dopo "Paradiso e Inferno" e prima di "Cuore umano".
Le storie sono slegate (almeno tra i primi due libri), ma alcuni personaggi sono gli stessi, e consiglierei di leggere la trilogia in ordine, per potervi cogliere tutti i riferimenti. Procuratevi anche una buona coprta e un té fumante, che a leggere di tutto questo vento e questa neve può far venire il raffreddore.
Ma forse non a voi, che abitate già in Primavera...

02 marzo 2015

Minuscoli drammi quotidiani/27: Pizza Quattro Stagioni.



Questa foto, scattata al supermercato l'altro giorno, è di per sé un capolavoro di microdrammaticità quotidiana, tanto che pensavo di non aggiungere altro.
Ho poi realizzato, però, che non tutti sono ugualmente familiari con il concetto di "Cup a Soup" (e beati voi!), quindi spiego.
Trattasi di buste monoporzione di zuppa liofilizzata (Soup) da sciogliere in acqua bollente in una tazza (Cup) da tè, come suggerito dalla graziosa immagine sulla confezione.
Una sorta di tisana solubile.
Al gusto "Pizza Quattro Stagioni".
Affrettatevi ad accaparrarvela: è in edizione limitata!