26 marzo 2019

Minuscoli drammi/57: La mensa.

- Com'è andata oggi all'asilo? cosa avete mangiato?
- Ho mangiato patate e carne con una specie di polvere.
- Di che colore?
- Verde.

Lo so, sono una pavida, ma non ho avuto avuto coraggio di investigare ulteriormente, né di andare a controllare il menù dell'asilo. 
Stiamo tutti bene, quindi a posto, e alla polvere verde non ci pensiamo più.

19 marzo 2019

Gita a Londra.

Da brava espatriata con bimbo, le cui ferie sono principalmente l'occasione di tornare "a casa, dai nonni", con la famiglia al seguito, mi sono recentemente fatta un regalo: un weekend a Londra, solo per me.

Come da manuale, alla partenza del mio lungamente atteso weekend londinese senza T. né Subirotamic, lascio il primo con febbre alta e tosse, e il secondo, malaticcio, a prendersi cura del primo. Ma dalle leggi universali non si scampa, quindi, accettato unanimamente che diversamente da così non poteva andare, prendo finalmente quell'aereo e mi ritrovo a Londra.

E si vede che me lo meritavo, perché ci ho trovato pure il sole, cosa che lì non avevo mai visto.


Ad ogni modo riesco ancora per una volta ad andare a Londra evitando quasi tutte le cose che un turista dovrebbe fare a Londra, ma standoci molto bene, quindi tutto a posto, no?
In fondo verrà un giorno, mi dico, che andrò a visitare il British Museum, o quelle cose lì da vedere, verrà.

Questa volta invece si è visitati un bel numero di ristoranti, indiani, cinesi, e pub. Si è passeggiato chiacchierando tra quartiere residenziali, il parco di Hampstead Heath, e poi lungo il canale, fino a Little Venice, Nottinghill, Portobello Road, si è andati al teatro Criterion a vedere una commedia, e a morire dal ridere.

Eccone un breve resoconto fotografico, come da gentile tradizione per i miei viaggi nelle grandi capitali.

Casa londinese, uno dei molteplici caminetti. Si vede che ha sempre fatto freddo, qui.


Casa londinese, scale.

Il teatro Criterion, il sabato sera.











Chinatown, il sabato sera.


Piante grasse alle Clifton Nurseries, un posto bellissimo!
Che poi, alla fine, sola sola non ero, altrimenti non avrei preso una birra analcolica. Buona però. 




12 marzo 2019

Una collana

Ultimamente T. torna a casa dall'asilo con sempre più disegni o cosiddetti "lavoretti", fatti di pasta cruda, pon pon e ritagli di giornale appiccicati precariamente ad un foglio. In questa circostanza i genitori, colti nel vivo della loro genitorialità, falliscono miseramente nello stimare in modo ragionevole il valore artistico e affettivo di questi manufatti, il che risulta in un accumulo spropositato di fogli e materiale di riciclo vario sopra ad un mobile in camera del suddetto artista - chiamiamolo così. A dir la verità non è questo di cui volevo parlare oggi, ma una soluzione a tutto questo bisognerà trovarla, prima o poi.
Quello di cui volevo parlare, invece, è di quando, l'altro giorno, il giovane è tornato a casa tutto contento perché aveva fatto non uno, ma ben due lavoretti, nella fattispecie non una, ma due collane, "questa per la mia mamma, e questa per la mia bimba".

La sua bimba nascerà a fine giugno, e lei ancora non lo sa, ma ha un fratello dolcissimo che già le costruisce collane di cannucce tagliate, e che le insegnerà tutto quello che sa.
La sua bimba è molto fortunata, lei ancora non lo sa. O forse sì?
Quella pila di fogli, pasta, ritagli di stoffa e materiale non identificato, a dir la verità, non so che fine farà, ma non credo rimarrà ancora per lungo su quel mobile. 
La collana di cannucce, invece, l'ho messa tra i miei gioielli, perché credo poche cose siano più preziose di lei.
A momento debito, la consegnerò alla legittima proprietaria.

05 marzo 2019

Microrecensione #155: "Fate il vostro gioco" di A. Manzini

04/02/2019 - 09/02/2019 "Fate il vostro gioco" di A. Manzini.
Continuo con i gialli di Rocco Schiavone, ormai li leggerò tutti di seguito. Aosta, un casinò in perdita (ma allora non siamo messi male solo a Venezia!), un omicidio di cui non si è capito il movente, ma si è scovato l'assassino, o forse neanche quello? Questa volta in bus oltre a ridere ho anche pianto con i lacrimoni a bagnare le pagine, perché, oltre alle indagini, la vita tragica del vicequestore va avanti, nonostante tutto.