17 settembre 2025

Microrecensione # 255: "La Biologie pour les Nuls" di O. Dautel e J.-Y. Nogret

 30/04/2025 - 06/06/2025 "La Biologie pour les Nuls" di O. Dautel e J.-Y. Nogret.

Da quando ho concluso gli studi, se mai gli studi si possono concludere... Ricominciamo. Da quando ho concluso gli studi ufficiali, che dopo il dottorato le scartoffie da rincorrere sono finite, in Fisica, mi sono accorta della Biologia. Forse perché sono diventata mamma? Forse perché crescendo e invecchiando mi sono abituata, o meglio, ho cominciato ad accettare, cose, e perché no, scienze, meno esatte? Non lo so, ma questa fetta enorme di sapere umano, tanto studiata da frotte di studenti e studentesse, da cui forse proprio per questo, o per mancanza di esposizione, sono sempre fuggita, ha cominciato ad incuriosirmi. O forse ho solo cominciato davvero a vergognarmi della mia sconfinata ignoranza in materia...

Ad ogni modo, da un po' avevo chiesto in giro a amici e conoscenti suggerimenti di libri di Biologia con cui iniziare un percorso di avvicinamento. Non troppo accademici, per poter essere approcciati da una come me, ma neanche troppo banali o riduttivi, da risultare noiosi o incompleti. Non avevo ricevuto nessun consiglio. 

Così, forte di un po' di tempo a disposizione, e una fornita biblioteca di quartiere, mi sono dedicata del tempo a scegliere qualcosa da cui iniziare. E la scelta è stata in effetti facile. Non avevo mai letto né considerato questa serie ormai famosa dei "...pour les Nuls", analoga della serie italiana "...for Dummies", ma dalla quarta di copertina, e da qualche occhiata alle pagine e alla struttura dei capitoli, mi è sembrata proprio fare al caso mio. 

Il formato non è comodo da leggere a letto (troppo grande e pesante!), ma il contenuto, in effetti, era proprio quello che cercavo. In questa edizione Francese, la biologia è spiegata soprattutto nell'ottica dell'evoluzione della vita sulla terra, dalle prime cellule alle piante e animali come li conosciamo. Mi manca ancora qualche capitolo, e ho qualche sezione sicuramente da rivedere per capirla meglio, intanto il libro l'ho restituito alla biblioteca, dopo un prestito allungato di qualche settimana, ma lo riprenderò presto.

L'approccio mi è tanto piaciuto che ho invece già comprato l'edizione inglese, "Biology for Dummies" di R. Fester Kratz, che mi pare invece prendere più il taglio dal punto di vista della micorbiologia e dei vari meccanismi cellulari. Vi farò sapere, ma ora capisco perché questa serie abbia così successo: l''ho trovata davvero un ottimo modo per cominciare a infarinarsi con una materia o un argomento che non si ha mai davvero studiato a scuola e che invece, perché no? Gli studi, davvero, non finiscono mai...

10 settembre 2025

Microrecensione #254: "The Miniaturist" di J. Burton

 28/04/2025 - 06/05/2025 "The Miniaturist" di J. Burton

Avevo bisogno di un libro che fosse leggero: nel formato, da mettere in zaino e portare in giro facilmente, in questi giorni post-operatori di pochi spostamenti e molte attese, e nel contenuto, per una voglia di romanzo e di storie che ti trasportano altrove, perché, a volte, si ha voglia di viaggiare anche quando non si può. 

Così passando in biblioteca a riportare un libro di ricette di Dragon Ball (?? a volte mi diverto a pensare a cosa mai pensi chi vede la lista dei libri che prendo in prestito... spero che a controllare i miei prestiti non sia solo l'intelligenza artificiale, di questi tempi, non si sa mai, ma che una persona in carne ed ossa, si possa fare, onestamente, due risate), ecco selezionato dallo scaffale di libri in lingua inglese questo librino dal taglio cinematografico.

Motivo principale per averlo selezionato: il formato tascabile, e il fatto che è ambientato ad Amsterdam intorno al '600, che, bisogna ammetterlo, è spesso una buona ambientazione per storie di ogni tipo.

Dopo un inizio forse un po' lento, confermo l'impressione avuta dal semplice soppesare il libro e rimirarne la copertina. Per fortuna, nessuna sorpresa: una storia avvincente, qualche colpo di scena, un'eroina assolutamente anacronistica con cui ci si relaziona facilmente, un po' di magia, la Compagnia delle Indie, una tensione tra donne che poi si rivela provvidenziale complicità, un uomo di casa burbero dal passato e presente misteriosi, la domenica a messa, un parto in casa, etc etc, avete capito il genere. Romanzo in costume godibilissimo e che ha risposto perfettamente alle mie esigenze del momento. Ma se cercate un capolavoro della letteratura, o delle grandi verità, ecco, cercate pure altrove.

03 settembre 2025

Microrecensione #253: "Yellowface" di R. F. Kuang

 22/04/2025 - 26/04/2025 "Yellowface" di R. F. Kuang

Essere in convalescenza, ha anche i suoi lati positivi. Improvvisamente, c'è il tempo di cucinare, di fare qualche lavoretto, e qualche chiacchiera, vicina o lontana. E addirittura, tra amiche, c'è il tempo di scambiarsi consigli di lettura, cosa che non avveniva da molto.

Così, libro consigliato, libro recuperato e presto libro letto, che chi ha tempo non aspetti le notti per leggere, ma legga quando può: sul divano, in terrazza, su una panchina, sotto il sole o sotto la pioggia. In questo periodo di deambulazione difficile, le attese sono all'ordine del giorno, e i libri i miei migliori amici.

Trovato facilmente in biblioteca in lingua originale (inglese), un libro così ... moderno, non l'avevo mai letto. Un thriller editoriale nel vero senso della parola, che parla di Twitter, in cui leggiamo email, e in cui leggiamo di drammi virtuali ripercuotersi e intrecciarsi con drammi umani e realissimi. Un'ambientazione che di primo acchito suona strana, quasi fuori luogo per la carta stampata, ma a cui ormai forse farei meglio a rassegnarmi, ed ad abituarmi, perché questo è, in una qualche misura, il mondo che abitiamo. Ma è un libro che parla anche di ambizione, di radici, di legami, di essere dentro o fuori una comunità, di lavoro, e della linea sottilissima che a volte divide creatività, appropriazione, e successo. Ed è un libro, devo dire, riuscitissimo, con una protagonista  di un'umanità dipinta perfettamente, nella sua fragilità, nei suoi errori, nella sua follia, e nel suo dramma legato indissolubilmente al destino segnato dalle prime pagine della storia. Ed è forse, soprattutto, un thriller, costruito perfettamente per farvi divorare le pagine una dietro l'altra, credo mai un lavoro di copy editing sia stato seguito con cotanta palpitazione. Vi ho avvertito.