Quatro Ciacole al Bar Itti
il bar che non c'è, sull'Isola che c'è.
15 gennaio 2025
Microrecensione #241: "Juliet, naked" di N. Hornby
18 dicembre 2024
Microrecensione #240: "Les particules élémentaires" di M. Houellebecq
04/11/2024 - 17/11/2024 "Les particules élémentaires" di M. Houellebecq.
Era da tanto che non leggevo un bel libro (in francese), ed ecco, è successo. Coinvolgente è dire poco, visto che molto ruota intorno alle diverse crisi, o rivelazioni, o confessioni, o rivoluzioni dei 40 anni (l'ho letto proprio nel momento giusto!), triste poi è dire pochissimo, perché non c'è limite al baratro che questo libro scava, pagina dopo pagina, fino alla fine. E non una tristezza da lacrime, drammi, e singhiozzi. Una tristezza fredda e vuota, un rumore sordo dell'umanità che cade, anno dopo anno, dagli anni del dopo guerra in poi, frase dopo frase. Un libro che fa male, ed è bellissimo allo stesso tempo. Consigliato, ma solo se avete una vita colorata e rumorosa in cui rifugiarvi nelle pause tra i capitoli.
11 dicembre 2024
Microrecensione #239 : "Marco Polo - La vita è viaggio" di F. Jori
21/10/2024 - 03/11/2024 "Marco Polo - La vita è viaggio" di F. Jori.
Un librino che è una chiacchierata sui viaggi dei Polo in Cina, e come una chiacchierata, è un po' disorganizzata, salta avanti e indietro nel tempo senza un vero perché, ripete alcuni concetti, ha qualche refuso nel testo. Ma anche, come in una chiacchierata, la sua storia alla fine la racconta: i fatti, i personaggi, il periodo storico e politico che i viaggi di Marco Polo ha permesso e poi celebrato. Mi è sembrata un'ottima introduzione all'argomento, in quest'anno in cui i miei pensieri sono andati alla Cina forse per la prima volta davvero: alla sua lontananza fisica, al suo essere mondo a sé, e contemporaneamente parte del mio e io del suo.
Erano anni che non visitavo un paese cosi "lontano", e forse il fatto di averlo fatto da sola, in silenzio, mi ha dato il tempo di riflettere sui triti e ritriti concetti dell'andata, del ritorno, di un prima, un dopo, un durante, e mi ha portato a riscoprire chi altri ha viaggiato nella stessa direzione, in un altro tempo e in un altro spazio, quando giorni, mesi, chilometri e culture e pensieri si misuravano diversamente.
Dopo questa introduzione, non mi resta che affrontare "Il Milione" vero e proprio, e mi sa che pure a una lettura de "Le città invisibili" di Calvino non si scampa, che forse sì, magari l'ho letto all'età in cui devotamente si legge Calvino in Italia, ma sono curiosa di cosa mi potrebbe raccontare oggi, che qualche partenza ho accumulato nello zaino.