16 ottobre 2024

Microrecensione #231: "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?" di A. Manzini

 18/01/2024 - 29/01/2024 "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?" di A. Manzini.

Un Manzini diverso dal solito, questo, più autoreferenziale, ma non per questo meno riuscito. Più che un giallo questa volta è un'avventura, per cercare di tirare le fila, se mai si possa veramente farlo, delle vicende del suo Rocco Schiavone, e del suo passato complicato e doloroso insieme. Un'avventura dove si mischiano i buoni e i cattivi, il giusto, lo sbagliato, i viaggi di chilometri e viaggi nella memoria, Roma, Aosta, e il Sud America, ma soprattutto, gli amici veri e gli amici che hanno smesso di esserlo per sempre. Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America? Pare allo stesso tempo impossibile e inevitabile, e Manzini lo sa raccontare benissimo. 

09 ottobre 2024

Microrecensione #230: "Le ossa parlano" di A. Manzini

 09/01/2024 - 17/01/2024 "Le ossa parlano" di A. Manzini.

Con Manzini ormai si va sul sicuro, per questo a Babbo Natale non lesina a procurarmi i suoi libri, quando sa che quelli che ho già li ho già letti. Questo un altro riuscitissimo giallo, raccapricciante, come tutti i gialli che coinvolgono protagonisti bambini. Non una lettura leggera, ma un'ottima evasione poliziesca tra i boschi fradici della Valle d'Aosta. 

02 ottobre 2024

Microrecensione #229: "La lingua di Ana" di 1 E. Mujčić

 01/01/2024 - 06/01/2024 "La lingua di Ana" di 1 E. Mujčić.

Il sottotitolo: "Chi sei quando perdi radici e parole?" ne racchiude bene la storia. Un espatrio, una storia di immigrazione, lo sconforto di aver perso la possibilità di una vera comunicazione con il mondo esterno per via della lingua e non solo. Per via del passato altrove, del presente scisso, di un futuro senza alcun punto fermo.

Un libro bellissimo, intimissimo, tragico e al tempo stesso catartico, in cui mi sono, ça va sans dire, ritrovata. E quanti e quante come me, sempre di più, per citare la Biennale di quest'anno (che tra l'altro non ho neppure visto): "stranieri ovunque", ognuno con il suo bagaglio di storia, con la sua lingua, con la sua idea sgangherata di futuro e suo presente più o meno zoppo.