Le vacanze scolastiche di fine febbraio, nel mondo, hanno dei bei nomi. Ricordo che in Olanda si chiamano krokusvakantie, le vacanze dei crous, primi fiori a spuntare tra le chiazze d'erba appena liberate dalla neve. Qui in Svizzera romanda si chiamano relâches, una settimana intera di riposo concessa dal rigido sistema scolastico, che appunto "rilascia" gli studenti a fare un po' quello che più gli pare, basta che si riposino e approfittino dell'ultima neve. E così, anche se il covid aveva ovviamente cancellato i nostri piani di rientro in patria, abbiamo deciso, nonostante tutto, di approfittare anche noi, per quest'anno, dei crochi e del riposo, e partire, seppur entro confini elvetici. Ed è stata una bella idea.
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Il Gruyère, un pomeriggio assolato di febbraio.
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Le nostre vicine.
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Un negozio di vetro di Murano (!), a Château-d'Oex.
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Si studia il folclore locale.
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Particolare di porta, ma anche porta particolare, Château-d'Oex. |
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A sinistra, sabbia sahariana, a destra, azzurro alpino.
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Azzurro, e bianco, alpino.
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