31 luglio 2013

Lui detiene il Dottorato.

Il soggetto in via di dottoramento.
photocredits: Subirotamic sr.





Abbiamo dovuto tutti pagare il prezzo di una Primavera, ma alla fine, Subirotamic, ha portato a termine l'Impresa, e con abile mossa, in un solo giorno, ha ottenuto un dottorato per sé, e un'Estate per un Paese intero.
Questo succedeva agli inizi del mese, quando eravamo tutti un po' più giovani, ma soprattutto, meno abbronzati e meno riposati.
E la moda in voga era ancora quella pre rivoluzione francese e le foto erano ancora in bianco e nero, come potete vedere qui in parte.
 
Ora, di tutte quelle fatiche, neanche si ricorda più, tante vacanze son passate, tanta acqua sotto i ponti veneziani, tanto è preso dalle novità dell'Isola, dal nuovo lavoro, e dalla sua bella coinquilina.

Adesso che però lui detiene il dottorato, l'imparità di rango accademico in casa potrebbe comportare squilibri di potere e onniscienza, e noiosissime discusissioni serali su cosa esattamente sia l'enstrofia o su come sia meglio misurarla, sta temperatura, nel mare.
Però invece niente, a casa va ancora tutto bene, nonostante un rientro shock dai 35, estivissimi, gradi veneziani ai 17, piovossissimi e grigi, isolani.
A cena si parla d'altro, e per ora io sfrutto il suo nuovo titolo solo per l'acquisto al supermercato della linea costosa di prodotti.

Bene, dunque, questo dottorato in casa. 
Quasi quasi mi metto d'impegno per detenerne uno anche io, magari piccolino.

A lui poi non glielo si può dire, che è stato bravo, con la tesi, la discussione, e tutti quei bei discorsi, quelle strette di mano tra professoroni in maschera da cerimonia, se le è meritate, se no si offende.
Ma io lo dico a voi e voi, son sicura, non lo direte a nessuno. 

30 luglio 2013

Minuscoli drammi quotidiani/10: Zucchero

Tornata da un lungo, idialliaco, periodo di vacanza in patria, viziata e straviziata da banchi della frutta e verdura traboccanti di albicocche, melanzane e minuscole, gustosissime, zucchine, pizza, pane croccante e gelato, e cibo, buono e bello in generale, ecco che mi tocca fare giusto due spesucce sull'Isola, che in fondo, dopo tanto girovagare, bisogna pur ricominciare una vita anche qui, il lavoro, una seminormalità qualsiasi.
Ed ecco, repentino, il seme del disappunto nei confronti dell'Olanda, insinuarsi nella mia coscienza sotto forma di banale, appiccicosissimo, zucchero.
Come può essere, mi chiedo, che nell'immagine pubblicitaria sulla confezione del suddetto, ove noi italioti avremmo messo, chessò, una torta chantilly, una tazza fumante di caffè, delle cascate di crema pasticcera adornate con ciottoli di meringa, accompagnati, per carità, dalla scritta "l'immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto", oppure "la fotografia è solo un suggerimento su come servire il prodotto", in terra Neerlandese il suggerimento più fotografico che viene loro in mente è: "prendete lo zucchero e adagiatelo su delle fette di pane"?
Lo zucchero? Sul pane? Così a crudo?
Non avete idee migliori?
Che basti una sola immagine pubblicitaria a condannare un intero Paese? Un'intera cultura? 
Oggi mi pare di sì. Vedere per credere.




28 luglio 2013

Microrecensione #58: "Montedidio" di E. De Luca

23/07/2013 - 27/07/2013 "Montedidio" di E. De Luca. 142 pagine, 142 poesie di prosa: su Napoli, sulla guerra e il dopoguerra, sulla vita, su Gerusalemme e su una terrazza in cima a Montedidio, che diventa il posto giusto, durante un capodanno qualsiasi, dove sgranchire le ali e dal quale spiccare il volo verso ovunque si voglia andare.

27 luglio 2013

Lode alla solitudine notturna (temporanea)

A me piace, la notte, tornare a casa sola. 
Che non ci sia nessuno ad aspettarmi, nessuno a preoccuparsi, nessuno a rigirarsi fra le lenzuola. Nessuno.
Così, non devo preoccuparmi neanche io, sono d'un tratto nessuno anch'io, e posso cambiare idea, e allungare la strada, ascoltare un po' di notte che filtra tra le finestre aperte, una doccia che bagna, incontrare qualcuno, che è nessuno anche lui, tant'è buio.
Mi piace perché mi sembra del tempo, quello in cui torno a casa da sola, nella notte, che è solo mio. Ne son padrona e lo spendo bevendo a una fontana, se sono a Venezia, oppure a guardare le lepri correre a nascondersi, se sono su, sull'Isola.
Mi fermo a guardare le stelle, lì al Nord.Perché a volte cadono.
Qui al Sud, si vedono meno, l'altra sera, solo una Luna gigante, che si sfilacciava tra le nuvole argento, e i canali lisci lisci.
E allora qualche minuto in più, o in meno, di sonno, non importa. Posso salire sulla diga a guardare il mare, e poi scivolare giù veloce, con la bici. Io e il rumore dei freni.
Oppure posso prendere quel ponte, camminare ancora un poco,  fino alla laguna dove altri nessuno sono venuti a rubare un po' d'aria alla marea.
Pedalo, e cammino da sola, a volte pensando a chi sarebbe bello m'aspettasse, dietro alla porta di casa. 
Però non stasera, non ora, soltanto temporaneamente, per carità, ma oggi mi godo i miei passi, i miei rumori, i miei tempi, e la mia buonanotte.
 


23 luglio 2013

Microrecensione #57: "L'Idrografo" di A. Schrőder

11/07/2013 -  22/07/2013 "L'Idrografo" di A. Schrőder. Un viaggio di iniziazione per nave, una storia d'altri tempi sul mare, alle cui onde ad ogni modo si affidano da secoli le stesse domande. Finalmente ho trovato un autore neerlandese che mi piace: stile, storia e racconto profumano di salsedine, di nobiltà tedesca decaduta, di fuggiasche olandesi e di tempeste esotiche, di domande, e di una, possibile, risposta.

18 luglio 2013

Microrecensione #56: "Un'idea di libertà - Biografia di Amsterdam" di G. Mak

25/05/2013 - 15/07/2013 "Un'idea di libertà - Biografia di Amsterdam" di G. Mak. A tratti un po' troppo celebrativo, e cronologicamente e concettualmente confuso, ma solo a causa, ho l'impressione, di una cattiva traduzione. Presuppone una minima conoscenza della geografia e della storia d'Olanda e masticare il neerlandese aiuta a cogliere alcuni dettagli non tradotti.
Se, come me, impersonate il "lettore perfetto" di questo libro, ne gusterete i mille annedoti, la descrizione del quotidiano, il racconto della Storia, antica, moderna e recentissima, ma non è certo un libro per novellini dell'Olanda.
Da leggere solo dopo aver visitato la città. Un must per chi ad A'dam, invece, ci vive.

17 luglio 2013

Microrecensione #55: "Maledette piramidi" di T. Pratchett

23/06/2013 - 27/06/2013 "Maledette piramidi" di T. Pratchett. Avventure faraoniche di assassini, ancelle e cammelli matematici; il tutto tra lo stridore del contrarsi e contorcersi delle quattro dimensioni e di tradizioni lunghe quattromila anni. Un classicissimo del Mondo Disco, un viaggio nello spazio e nel tempo tra antichi egizi e la moderna Ankh.