18 gennaio 2024

Microrecensione #227 : "I viceré" di F. De Roberto

 01/09/2023 - 10/11/2023 "I viceré" di F. De Roberto.

Un libro del 1894. Fate conto che "I promessi sposi" è del 1827, 70 anni di differenza, e forse il fatto che non te lo impongano a scuola, fanno sì che questo è un libro che quasi quasi mi sento di consigliare! A parte gli scherzi, la storia narra le vicende di una famiglia di nobili siciliani, di Catania, durante il risorgimento. Di generazione in generazione se ne seguono la decadenza, fisica e morale, gli intrighi, gli interessi, gli amori e le miserie. A volte certo un po' lento e farraginoso rispetto allo stile narrativo contemporaneo, ma a parte alcuni tratti, l'ho trovato una lettura davvero appassionante. Il libro racconta un pezzettino di storia d'Italia, visto dalla Sicilia, e allo stesso tempo la storia di questa famiglia, gli Uzeda, che un po' come si dice nel Gattopardo, continua a cambiare, nel pubblico e nel personale, a mimetizzarsi nelle vicende della Storia, cercando di rimanerne protagonista, con l'ambizione o la condanna a non cambiare mai assolutamente niente, e a mantenere, da una parte, ricchezza e potere, e dignità dall'altra, nonostante la follia serpeggi ormai evidentemente nella stirpe.

Non un libro che ho letto in un fiato, certo, ma che mi ha fatto compagnia per molte sere, e che a tratti mi ha tenuta incollata alle pagine. Cosa possano fare le parole di un romanzo, anche dopo tanto tempo, e come i lettori forse, in fin dei conti, in tutto questo tempo, non siano cambiati un granché, è davvero affascinante. 

A non essere cambiati in tutto questo tempo però, sono sicuramente anche i meccanismi e le dinamiche del potere, cosa meno affascinante, e, concedetemelo, più triste.

15 gennaio 2024

Microrecensione #226: "Un altro giro di giostra" di T. Terzani

 05/07/2023 - 06/08/2023 "Un altro giro di giostra" di T. Terzani.

Racconto di un viaggio molto particolare e drammatico, ma soprattutto umano e per questo interessante, di un uomo con pressoché infiniti mezzi e libertà e cultura per goderne, e voglia a pazienza di raccontare, ma non infinito tempo da vivere. Questa consapevolezza non fa altro che rendere il viaggio, e il racconto del viaggio, possibile, condivisibile, e chissà, forse addirittura utile a terzi. Nonostante il tema diciamo non leggerissimo, cioé la scoperta, o riscoperta, delle possibili alternative alla medicina, o alla verità, occidentale, nel momento del bisogno, il libro è davvero scorrevole, si legge piacevolmente, tanto che è stata la mia lettura estiva 2023. In barca e in montagna, l'ho letto volentieri, parlava di morte e di malattia, sì, ma parlava soprtattutto di vita, di cosa ognuno fa con la sua, di come la si cura, e soprattutto perché, delle esperienze che si possono fare, insomma, di umanità, in generale, senza mai scadere, non preoccupatevi, nell'esoterico o in un fanatico orientalismo. Sembrava un po' come parlare, dialogare con un vecchio parente, uno zio, chissà, o un amico, che ne sa più di te, ma non te lo fa pesare, anzi, usa la sua arte di cantastorie per condividere semplicemente un pezzo della sua ricerca umana, lui che ha avuto la possiblità di farla.

E con questo animo l'ho letto, e con questo animo lo raccomando, a chi abbia voglia di leggere questa intima condivisione.