15 maggio 2019

Microrecensione #157: "I tempi nuovi" di A. Robecchi

27/03/19 - 14/04/19 "I tempi nuovi" di A. Robecchi.
Comprato all'aeroporto di Catania lasciando l'isola, mi ricordavo di aver già letto qualcosa di questo stesso autore (infatti), e di non esserne rimasta delusa. Infatti, di nuovo. Seppur nelle differenza, alcune atmosfere e alcuni personaggi mi ricordano con nostalgia il buon vecchio Pinketts dei tempi migliori, per il resto il giallo si dipana in una Milano molto realistica, tra i mondi dello spettacolo, della polizia e della malavita, più o meno organizzati tutte e tre, più o meno giuste (o sbagliate) tutti e tre.
Bello. 
Come sempre, leggere autori italiani è quello che mi piace di più. Sarà per via dei luoghi e del sentire, sarà che sembra sempre di trovarsi fra amici solo perché si parla la stessa lingua e si hanno fatte le stesse scuole e si è cresciuti dentro le stesse regole, o sregole.
Sarà perché da oltre il confine si riescono a vedere cose bellissime, sia di qua che di là, in entrambe le parti, cosa molto difficile se si rimane sempre dalla stessa.

08 maggio 2019

Microrecensione #156: "Never split the difference - Negotiating as if your life depended on it" di C. Voss

10/02/2019 - 31/03/2019 "Never split the difference - Negotiating as if your life depended on it" di C. Voss.

Scorrendo la mia biblioteca passata si vedrà che non sono di certo amante di questo genere di libri, saggi di aiuto nel comportamento quotidiano scritti da americani, se poi vi dico che questo libro in particolare era stato consigliato dalla CEO della mia azienda e regalato gratis a tutti, vi potete immaginare l'animo con cui l'ho iniziato.
Ma in fondo, a un libro gratis, non si dice mai di no, non si sa mai.
E forse è questo che l'ha salvato, iniziato con le aspettative più basse possibili, alla fine, il libro mi è piaciuto, interessante e di scorrevole lettura, una vera e propria sorpresa.
Niente di illuminante, per carità, ma l'autore, ex agente dell'FBI, mette un po' di ordine in alcuni atteggiamenti di buon senso che si possono adottare quando si ha a che fare con l'altro, e, come quasi sempre e in quasi tutte le situazioni, bisogna negoziare.
Mette in ordine i concetti, dà loro un nome di tecnica, e fa vedere come una combinazione attenta delle varie tecniche può effettivamente funzionare. Cose che magari molti fanno già senza sapere perché funzionano (per esempio quando al parco T. non vuole schiodarsi dallo scivolo e andare a casa, e gli si dice: "vabbè io vado", e ci si avvia con gli occhi sbilenchi nel tentativo di sbirciare la sua reazione), sono descritte e spiegate in termini di comportamenti umani generali (nella fattispecie, siamo più inclini a reagire a una possibilità di perdita, che a una possibilità di guadagno). 
Insomma, fa un buon punto della situazione e un buon elenco di tecniche, e mi ha convinto essere una buona risorsa a cui attingere, di tanto in tanto. Ovviamente avendo il tempo di prepararsi prima. Ma a volte, in fondo, lo si ha, e lo si spreca concentrandosi su aspetti secondari della "negoziazione".
Il tutto, intervallato da racconti di vari episodi della vita dell'autore come negoziatore di ostaggi internazionali, successi e fallimenti che hanno di mezzo la vita delle persone.
Cosa che per fortuna non accade nelle mie negoziazioni quotidiane, che quindi mi danno e daranno la possibilità di provare consciamente queste tecniche, che anche se non funzionano, vabbè, non è poi così grave.

 

02 maggio 2019

In Sicilia

Era da tanto che non lasciavo la terraferma per un'isola che non fosse la Gran Bretagna. Un'isola che sa di isola, di mare, di pescherecci e di catene arrugginite dal sale. Un'isola di coste alte sul mare, dorate, ma anche sabbiose e battute dal vento, come fossimo ancora a Texel, o quasi.

Invece ora viviamo in mezzo, sul bordo di un lago che a volte quasi ci si dimentica che non è salato, ma non lo è, e un po' di mare ci voleva.
Un po' di mare, di cannoli, di pistacchi, e di insalate di arance.

Ed è il nostro primo viaggio in quattro, o in tre e mezzo, diciamo, e anche quello ci voleva.

Eccovi quindi un po' di foto, perché dai viaggi si portano a casa quelle, oltre alle avventure, che poi, in tre e mezzo, cominciano davvero a moltiplicarsi, e se poi ci si mette di mezzo un vulcano...

Attesa aeroportuale.

Aci Trezza

Etna, passeggiata dal Rifugio Citelli.

La Norma, a Acireale.

Il mare di Aci Castello.

Saracinesca di Siracusa.

Il mare di Marzamemi.

Verso Ragusa Ibla.

Ragusa Ibla, la piazza.

L'Orecchio di Dionisio, Siracusa.

 



Etna, a spasso fra i crateri del 2002.