25 marzo 2014

I nuovi vicini

Anche quest'anno, è arrivata la stagione dei nuovi vicini.

I nuovi (e vecchi) vicini attendono la sera.
Così, sulla diga davanti a casa, mi salutano con il loro belare fragile, nascosti dietro le mamme marroni, mentre torno a casa dall'ufficio. 

Un nuovo vicino curioso.
I nuovi vicini cenano in famiglia (alle 18 puntualissimi, da bravi olandesi)

Non fatevi ingannare da questa luce calda di tramonto, caldo qui non è.
Perfortuna anche da così piccini, i miei nuovi vicini sono dotati di un soffice, (ancora) candido, maglioncino.
Son pratici, si sa, questi Nordeuropei.









23 marzo 2014

Son viva e Pan di Stelle

Vorrei scrivervi di questa Primavera che sta arrivando sull'Isola, ma solo a tratti, sprazzi di sole e luce incorniciati da grandine e temperature polari, del vento che non smette mai di soffiare e che spettina la diga, nuovi fiori, nuove erbette e nuovi agnelli compresi.
Vorrei raccontarveli come si deve, ma non posso, perché al momento son intenta a convogliare tutta la forza creativa e intelligente di cui sono capace nella scrittura di una benedetta tesi di dottorato che speravo, dopo quattro anni, si scrivesse da sola, avrà imparato, dico?, invece niente, bisogna passarci sopra i minuti, i giorni, le settimane, tic tic tic, battere tasti di lettere e numeri nella vaga speranza che venga fuori qualcosa di buono.
"Passerà anche questa stazione..." diceva il saggio, e passerà. 
Cercherò almeno di tenermi aggiornata con le microrecensioni, per il resto, ho l'impressione che se scriverò qualcosa, sarà d'argomento mare e onde, che può sembrare poetico, e, a volte, pure lo è, ma non sempre, per chi deve finire un dottorato in Oceanografia.
Nel frattempo, mi preme comunicare qui solo l'essenziale, che si può riassumere con un "sono viva", ma soprattutto "numerose anime buone popolano l'Isola, e si prendono cura di me".
Come infatti descrivere la sorpresa di vedersi recapitare in ufficio, tra pile di libri dall'altezza ormai ridicola, tazze, fogli stampati e scarabocchiati, un sacchetto ancora tiepido pieno di questi? 

Mmmm. Grazie E.!
Una squisita versione casalinga dei qui introvabili, adorati, indispensabili, biscotti, e la giornata può solo continuare con un sorriso!
Ero sicura che l'Isola fosse popolata da magici folletti invisibili, che dipingono i tramonti orizzontali, i campi di fiori in Maggio, gli agnelli di bianco, e la spiaggia d'oro.
Ora non mi resta che cercare un Mulino Bianco, tra quelli che girano qui, le pale contro il vento, appena riparati dalla diga, così posso passare a ringraziarli di persona.



02 marzo 2014

Microrecensione #73: "Splendore" di M. Mazzantini.

25/02/2014 - 01/03/2014 "Splendore" di M. Mazzantini. La Mazzantini, si sa, inanella drammi su drammi, tragedie piccole e grandi, pagina dopo pagina, e su questo nessuna sorpresa. Lo fa con molto garbo, però. Con la passione di un racconto coinvolgente, con il sangue e la carne della vita, e distilla, qui e lì, qualche goccia di leggerezza, di poesia, pennellate di colori e bellezza. Così la narrazione si confonde con le vicende narrate, fiume in piena di una storia che attraversa due vite sofferte, dalla giovinezza all'età matura, due vite in mezzo ad altre, sofferte anche quelle, due città, due visioni, un solo amore al maschile, altri al femminile, ma a far da contrappeso alla difficoltà e alla grevità di questi due percorsi,  non mancano i piccoli dettagli, i gesti, i momenti, che sanno trasformare la sofferenza di tutti i protagonisti in vite piene, punteggiate di momenti di puro, luminoso, splendore.

Diceva il Maestro:
"per chi viaggia in direzione ostinata e contraria
col suo marchio speciale di speciale disperazione
e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi
per consegnare alla morte una goccia di splendore
di umanità di verità"

C'è a chi bastano cinque righe, c'è a chi serve un libro intero: il concetto è quello, ma ad ogni modo, a me, il libro è piaciuto e l'ho letto in fretta, il che è sempre un buon segno.