28 dicembre 2021

Microrecensione #197: "Le piccole libertà" di L. Gentile

 04/12/2021 - 12/12/2021 "Le piccole libertà" di L. Gentile.

I libri a volte ci arrivano per vie strane. Uno degli ultimi complenni di un amico di T., quando ancora era caldo, si facevano i compleanni al parco, e tutti si erano dimenticati del Covid, una mamma me ne ha portati un borsa di tela piena. Una mamma svizzera, che con un papà messicano ha avuto due bei bimbi nati a Roma e cresciuti in Myanmar, e ora è tornata qui perché si sa, in fondo, spesso si parte per avere un posto in cui tornare, a un certo punto.

Così, gli anni italiani ormai lontani e l'italiano pure, ha deciso di regalarmi tutti i suoi volumi in, appunto, italiano. Un misto di autori italiani e non che non avrei mai acquistato, e che per questo ho accolto con stupore e riconoscenza, perché mai chiuedere le porte a un libro, figurarsi a una borsa intera di libri!

Dopo una lettura impegnativa come quella dell'ultima microrecensione, ero decisa a regalarmi un po' di svago, in vista della mia voglia di vacanze e della lontananza di queste ultime. Così sono andata sullo scaffale dove avevo allineato i libri tolti dalla borsa, e scelto il libro dalla copertina più sgargiante, dal titolo più smieloso, e dalla quarta di copertina più banale.

E ho fatto una buona scelta! Un libro che si può dire un'elaborazione ben riuscita, e davvero ben riuscita, di un biglietto di bacio perugina. C'è Parigi, c'è una vita sui binari, c'è la voglia di cambiare, un capannello di nuovi amici dannati e acculturati, come sfondo la Shakespeare and Comapny, insomma cosa volete di più? Un po' mondo di Amelie, e un po' dramma familiare all'italiana, ma scritto bene, con una storia appassionante, qualche colpo di scena, ma per fortuna il finale che abbiamo tutti sperato fin dall'inizio. A volte ci vuole un po' di ordine rassicurante, anche nei libri.

Mi ci volevo proprio un libro così, e me lo sono goduto. Poi non credo sia possibile leggere romanzi rosa (si dice così?) in salsa life coaching (questo lo so che si dice così, ahimè, di questi tempi) più di una volta l'anno, ma l'importante è non esagerare.

E avere un pomeriggio di sole in cui si è costretti a casa a leggere sul divano da una figlia dormiente e malatina. Un tè allo zenzero e limone, il sole a illuminare il salotto e a giocare con le stelle di carte fatte da me, appesa al lampadario, il silenzio e il respiro pesante di A., una coperta con le pecore grandi disegnate. Potevo quasi quasi essere nel libro anche io, mi sarei mimetizzata bene, per il mio livello di stucchevolezza, o, anche questo lo so, come si dice, di questi tempi, di Hygge.

Un libro da vacanza insomma, o da sognatori di vacanze.

21 dicembre 2021

Microrecensione #196: "La rivoluzione dimenticata" di L. Russo

 25/4/2021 - 03/12/2021 "La rivoluzione dimenticata. Il pensiero scientifico greco e la scienza moderna" di L. Russo. 

La rivoluzione dimenticata è qui la rivoluzione scientifica che è avvenuta in Grecia alla fine del IV secolo a. C, ai tempi di Euclide, Archimede, Eratostene e tanti altri. Ne avevate sentito parlare? No, ed è proprio questo il punto. La tesi dell'autore è, in breve, che ci abbiamo messo più di duemila anni a riscoprire quello che i raffinati pensatori e scienziati d'epoca ellenistica avevano già messo nero su bianco, una cosa tra tante: il metodo scientifico, e che l'oblio e la cancellazione di quello che è stato sia dovuto alla perdita dei testi originali, non conservati come si deve dai vari successori, scribi, e "scienziati", perché sostanzialmente e semplicemente, non capiti.

Come è detto nel primo rigo della prefazione, questo testo è insieme una sensazionale scoperta archeologica e un'importante teoria scientifica, ed in effetti questo mettere insieme frammenti e interpretazioni di testi antichi, e matematica, e geometria, e ottica, e meccanica, e biologia, rende il testo straordinario, sia dal punto di visto di ricostruzione storica, che da quello scientifico. Un libro che tutti, ma proprio tutti, gli "scienziati" dovrebbero leggere, e di giorno, con la mente sgombra e gli appunti di fianco, non la sera, alla luce del comodino, come ho fatto io (per questo ci ho messo così tanto!).

Ma in effetti, io scienziata non lo sono, ho smesso! Ma voi che lo siete, o vorreste esserlo, o simpatizzate, mettetevi al lavoro, che mi pare che di un po' di coscienza storica, di contesto, di una visione della scienza, oggi, ce ne sia proprio bisogno.

14 dicembre 2021

Microrecensione #195: "Petali e altri racconti scomodi" di G. Nettel

 28/11/2021 - 04/12/2021 di G. Nettel.

Non ero tipa da libro di racconti, anni fa. Poi si cresce, o si invecchia, e i racconti brevi mi cominciano a affascinare. Così mesi fa mi ero segnata questo titolo e quest'autrice messicana, leggendo chissà quale recensione, chissà dove, non so, ma mi aveva convinto e avevo deciso di leggerla.

Il mio ultimo ordine ad una libreria italiana sarà sembrato un po' strano, ci ho infilato un'autrice messicana tra tanti tomi scandinavi, ma si sa, a una certa età, appunto, bisogna pur avere il coraggio di farle, certe pazzie!

E non me ne sono per niente pentita. Personaggi strani, situazioni fuori dall'ordinario, in un certo senso il titolo è davvero azzeccatissimo: racconti scomodi, ambientati dal Giappone alla Francia, o in posti che non importano, tanto maniacali e eccezionali, o in realtà, semplicemente onesti, veri, sono i personaggi e i loro pezzetti di vita.

Un libro che anche un po' disturba, nella pazzia della realtà che racconta, o nella realtà delle pazzie che racconta, se vogliamo. Una scrittrice scoperta insoma, che cercherò di ritrovare. L'America Centrale, e quella del Sud, hanno delle voci davvero bellissime.

06 dicembre 2021

Microrecensione #194: "Un uomo felice" di A. Paasilinna

 20/11/2021 - 27/11/2021 "Un uomo felice" di A. Paasilinna.

Un libro che in effetti altro non è che la storia di un uomo felice, come spiega anche l'autore in chiosa al romanzo. Un ingegnere capitato in un paesello finlandese per costruirvi un ponte, finirà per costruirci invece una vita intera,  tra amici, nemici, amanti o semplicemente simpatizzanti, tutti personaggi che più paasilinniani non si può, reverendo e capo delle ferrovie finlandesi compresi. 

Sono di parte, si sa, con Paasilinna, ma il mio consiglio è leggerlo, poi mi direte.