21 luglio 2011

Minuscoli drammi quotidiani/2

Io non l'avevo mai avuta, la tosse, al 21 di Luglio, prima di trasferirmi in questo pittoresco paese.
E chi per caso di voi fosse anche solo sfiorato dall'idea di commentare questa mia constatazione con un "Non ti devi lamentare, in Italia si muoooooooore di caldo!", non s'azzardi neppure a sfiorare la tastiera del pc.
E a chi altro volesse, sempre per caso, replicare con un malizioso "Copriti!" rispondo già che indossare i calzini a metà Luglio è un clamoroso segno di sconfitta.
Una sconfitta troppo, troppo grande per essere sopportata dal mio attuale corpicino malaticcio.

20 luglio 2011

Minuscoli drammi quotidiani/1

Oggi mi si è spezzato fra i capelli uno di quegli affari per tenerli insieme scompigliatamente.
Sembrava una capalonga puntuta, peccato.

11 luglio 2011

Partenze (e permanenze).


Mezz'estate: c'è chi si sposa, chi invece, già sposato, lascia l'isola nordica per un'isola lontana lontana lontana come la Tasmania.
C'è chi poi, non sposato, lascia in ogni caso un'isola per un ignoto destino a tempo determinato, per scoprire se stesso, e il destino, in un paese nuovo di zecca come il Sud Sudan.
Insomma, grandi partenze per grandi inizi di avventure pratico emotive, e pur nel mio starmene quassù, in qualche modo sento per la prima volta che son io quella che gli altri salutano, e non viceversa.
Io, son quella che resta, dopotutto.
Non so se sia un bene o un male, per adesso quello che riesco a pensare è che è bello non sentirsi più in bilico.
Prima pensavo che aver lasciato casa e vita per ricucirne di nuova quassù mi avesse tolto quella tranquillità necessaria per capirmi e capire quel che avrei voluto fare, in questi anni.
Mi sbagliavo, ora lo so.
Restare non chiarisce le idee di per se stesso, nè lo fa partire.
E non sapete quanto mi ci è voluto per metter giù questa frase, e crederci.
Ora, con questa mia nuova prospettiva rivoluzionata, mi dispongo a farmi coinvolgere e trasportare da questa vita, in movimento sì, ma equilibrata di fresco, o meglio, equilibrata appena.
Come quando la sposa lancia il suo bouquet da una grande scalinata, e in quella parabola fiorita si nasconde un numero infinito di possibilità.
Ecco, io mi sento così, in volo, a non sapere ancora chi mi prenderà.
Ma è un andare comodo, oggi.
Sarà per questa nuvola di petali colorati che mi accarezza la pelle.




07 luglio 2011

Giovedì e l'Estate.

Oggi l'acquazzone mi ha sorpresa durante il mio allenamento del giovedì in piscina. All'aperto, la piscina.
Mi ha sorpresa così, quindi, acqua nell'acqua, che non si capiva quando si era fuori o dentro, e quando si poteva respirare.
Goccioloni freddi e pesanti, interrotti di botto da un arcobaleno superbo, grande, grande, e grande, e luminoso.
Me ne sono tornata a casa pedalando sotto il sole ancora alto delle otto, e da quest'episodio non ho tratto morali nè insegnamenti.
Era solo l'Estate, e nullapiù, che può travolgerti in ogni momento.
Un giovedì sera qualunque, ad esempio.
E' bastato non chiudere gli occhi.