23 dicembre 2013

Buon Natale e festività contigue!

La cometa Ison, prima (immagine a sinistra, cometa in basso a destra) e dopo (immagine a destra, pallida cometa in alto a sinistra) il passaggio vicino al Sole (marcherato per la sua troppa luminosità con il cerchio rosso; le dimensioni in scala e la posizione del Sole sono indicate dal cerchio bianco). Immagine modificata da quella disponibile qui
Ci abbiamo sperato in tanti - credo - in un Natale 2013 con cometa ad indicarci una grotta, una capannuccia, ci saremmo accontentati anche di un condominio in periferia, di una tenda, un bivacco, un barcone scassato in mezzo al mare, una sterminata prateria, un igloo, una villetta a schiera, a cui rivolgere tutte le nostre preghiere e le speranze per l'anno che verrà.
Invece niente, il Sole ce l'ha squagliata prima, e anche quest'anno il Natale arriverà e passerà come gli altri, senza cometa, con una spolverata di ipcrisia, qualche buon proposito per un vago futuro in cui saremo, nelle nostre intenzioni, più buoni o migliori.

Quest'anno il mio Natale cade un po' in mezzo a tutto quel che devo fare: finire un contratto di lavoro, una tesi, qualche articolo, concludere una parte della mia vita e iniziarne un'altra, cose così, insomma.
Mi arrovellavo quindi su come farlo passare in fretta, che non mi fosse d'intralcio, quando all'improvviso ho realizzato che in fondo il Natale è sempre caduto nel bel mezzo di tutto, ed è proprio questo il senso della festa.
Il Natale non è un evento isolato, a cui ci si prepara per anni, si pianifica, e si celebra con originalità: il Natale capita tra capo e collo nella vita reale, mentre stai facendo altro, così impegnata che non hai neanche posto, nella tua locanda, per ospitare qualcuno, tantomeno un bue, o un asino. O una Famiglia.
Si riempe di riti e tradizioni, perché le persone cercano qualcosa di caldo e accogliente in cui rifugiarsi, quando arriva così all'improvviso, con la sua carica di novità, di luce ad aumentare, di ventata di futuro e possibilità che è l'anno, fresco fresco di calendario, che porta con sé. 
E ti costringe a fermarti a pensare.

Così ecco, in mezzo alla Vita (e per fortuna!) anche quest'anno capiterà il  Natale, nelle mie giornate, piene di tutto quello che faccio sull'Isola, ma anche nelle vostre.
Starà a ciascuno di noi, quindi, decidere se prendersi del tempo per sé, per festeggiarlo, insieme ai propri affetti, o in meditazione solitaria, se regalarsi dei minuti, centinaia, per vedere un po' che ne è stato, del tempo tra il Natale scorso e l'oggi, e per vedere che ne si farà, del tempo fino al prossimo.

Oppure, farsi venire il  sangue amaro per le luminarie di pessimo gusto appese ai lampioni, e per la dolorosa selezione musicale nei negozi.

Fate voi.

Io, dal canto mio, auguro a tutti delle buone meditazioni e delle buone risoluzioni Natalizie, come dovrebbero esserci sempre quando fuori è buio, come in questi giorni, e come quest'anno in generale, ma si sa che poi, dopo il solstizio, la luce non può far altro che aumentare. 


Che poi, è risaputo: il 2014 sarà un anno straordinario.
Ah, non ve l'aveva ancora detto nessuno?
Fidatevi.

Buon Natale e festività contigue! - perché morta una cometa,
se ne fa un'altra!

13 dicembre 2013

La giustificazione, le tentazioni.

Scrivo poco, ultimamente, lo so.

Ho pronte, prontissime, milleeuna giustificazioni, nessuna però interessante come l'ultima che mi è passata fra le dita, una di queste mie sere indaffarate, piene di fili e ritagli.

 
E' un micio portaporta: pesante di sassi, che d'ora in poi terrà la porta del salotto aperta.
Sempre che non venga distratto da qualche leprotto che passa per il giardino.
O da una pecora.
O da qualche ragno primordiale, nascosto in un angolo buio e remoto della casa.
O da Bellezzo, sinuoso gatto dei vicini.

Piuttosto di tenere una porta aperta ... piuttosto di scrivere quel che si dovrebbe scrivere ... l'Isola non è mai stata così piena di tentazioni.
Miao.



08 dicembre 2013

Minuscoli drammi quotidiani/15: Letargo.

Non vedo da così tanto tempo il Sole - e se l'ho visto era così pallido che proprio non me la son sentita, di rubargli qualche raggio - che mi han chiesto dove ho perso le mie lentiggini, mi han chiesto se son andate, come il Sole, in letargo.


05 dicembre 2013

Diario dalla tempesta di Sinterklaas

ore 9 - si va al lavoro a piedi. Vento sostenuto in crescere. Previsioni pessime.
 
ore 14 - passeggiata con colleghi fino al porto del traghetto. Vento misurato all'Istituto forza 8/9 raffiche 10/12. Il traghetto aspetta circa un'ora tra i marosi prima di azzardare la manovra per attraccare sull'Isola. Gli spruzzi salati delle onde sferzano la faccia e fanno male. Si cammina, ma a fatica.
La situazione nel pomeriggio. foto dal giornale dell'Isola.

 ore 14.30 - buio completo causa nube obscura e minacciosa.


ore 14.50 - grandine mista a nevischio lava il vetro della finestra dell'ufficio dal sale che il mare ci ha schiantato tutto il giorno.

ore 15.10 - schiarita, ma il vento non molla.

ore 19 - rientro a piedi dal lavoro. Raffiche pericolose. Mi aggrappo al Subirotamic per raggiungere sani e salvi l'ambita dimora.
Una manciata di minuti di strada, e già non si vede l'ora di arrivare.
Pecore scomparse. Forse volate via? TUTTE?

ore 19.06 - Arrivo a casa. Serrette in giardino scoperchiate. Coperchi a pochi metri. Vetro esterno della finestra (per fortuna a doppio vetro) della cucina completamente rotto. Probabilmente un ramo, o forse, ma sì, forse è stato Sinterklaas, che non trovando il camino ha cercato di entrare per di lì per consegnare i suoi regali, prima di lasciare l'Isola.

ore 22.00 - Speriamo sia riuscito a partire, il Sinterklaas, che il ferry per la terraferma è fermo da un po', causa vento e acqua alta, e già si prevedono problemi anche per domani.
Acqua alta, come in tutte le Isole in cui io abiti. Qui vedete in verde, il livello mareale previsto regolarmente, in blu quello misurato alla stazione del mio Istituto, in rosso la previsione a partire dalle misure. Come vedete, acqua alta.
Ora provo ad andare in camera, a controllare se ci sono dei regali nei calzini. 
Se lo trovo di là poi so già cosa offrirgli, sarà pane, formaggio, mandarini e un bicchiere di vino, che se è sempre andato bene, il menù, alla signora Befana, son sicura andrà bene anche a lui.

Il vento, ad ogni modo, ancora ulula forte.