28 febbraio 2014

Minuscoli drammi quotidiani/19: Il burrolio.

E' da poco finita, in uno dei supermercati neerlandesi, la settimana della cucina invernale italiana "Di mama" (e qui non commenterò sull'uso delle doppie, che questo non vuol essere un post pignoletto).
Chi fosse interessato a come viene rappresentata l'Italia nelle pubblicità olandesi, si guardi pure questa, agli altri basti sapere che uno è il principale sentimento che il nostro paese suscita: pura venerazione.
Almeno un po' d'orgoglio, su questo fronte, sia lecito.
Così, nella rivista del supermercato troviamo mille e una ricette "d'ispirazione italiana", vien da dire a me, per loro, invece, "italiane, ma proprio originali e autentiche": son le ricette del vero ragù alla bolognese (con i peperoni?), o del tiramisù (con la panna?), ma così è, e non ha senso più meravigliarsene: il vero ragù, o una sempre ottima pasta al sugo, a loro semplicemente non piacerebbero fino in fondo, troppi pochi sapori, troppe poche contaminazioni, troppo poco, insomma. E va bene, per carità, de gustibus eccetera eccetera. 
E' tutto lecito. 
Tutto, le tagliatelle tacchino-asparagi-piselli-menta-porro, le lasagne zucca e mela, i macaroni (?) con broccoli-formaggio-prosciutto-funghi, tutto lecito.
Ma questo, mi dispiace, no:


Traduco a braccio dall'olandese: un gustoso mix di burro e olio d'oliva. Perché? E perché dovrei volerlo spalmare sul pane?
Ai posteri, e alla loro sentenza, speriamo questo prodotto non arrivi mai.

17 febbraio 2014

Ex libris

Vi è ad Amsterdam un grazioso negozietto, proprio in centro, sull'angolo sporgente di una palazzo simil antico, che quando ci si passa non si può far a meno di entrarvi.
Ci si trovan timbri, timbrini, cera lacca e inchiostri di ogni genere, così, dopo quattro anni di visite, a Natale scorso ho ceduto, e ho acquistato un ex libris per il mio coinquilino, che i nostri libri stanno cominciando a conquistare la casa, oltre che gli scaffali, e che almeno si riconosca chi è il padrone di quel disordine (di solito, io).
Ad ogni modo, il regalo, corredato con un inchiostro blu oltremare, è stato apprezzato e ha cominciato a popolare le prime pagine bianche dei suoi ultimi arrivati.
E i miei?
Prevedibilmente, non ho saputo resistere, e alla successiva visita alla capitale, senza alcun motivo ne' giustificazione, mi son fatta regalare un mio personale ex libris, per i miei ultimi arrivati.
Ho optato per un leggerissimo fiore di finocchio, e un inchiostro smeraldo.




Alcuni libri, poi, adesso che si può, han l'onore di entrambe le impressioni, che son libri condivisi, per contenuti, per storie, e per disordine generato.


A volte, si pensa al container dove svuoteremo la casa sull'Isola, al momento di partire. Chissà tutti questi libri, per dove salperanno.
O magari per qualche ragione non potremo portarli con noi, e allora li semineremo in giro: ora che hanno il timbro, sapranno da dove vengono e, se fa troppo freddo o troppo buio dove li abbiamo lasciati, sapranno da chi ritornare.

 

15 febbraio 2014

Minuscoli drammi quotidiani/18: Burrasche

In questi giorni di Sole pallido, e stagione incerta, soffia invece lungo la strada di casa un vento gagliardo.
E' determinato ad arricciare non solo il mare al di là della diga,

Waddenzee, oggi.
ma anche tutti quei piccoli mari di pioggia al di qua.


Pozzanghere in burrasca, insomma, con onde a infrangersi potenti sull'asfalto e sui bordi del pascolo diga.
Per fortuna noi si sta sul lato opposto, dalla parte asciutta della strada.

07 febbraio 2014

Microrecensione #72: "Storia di Irene" di E. De Luca

02/02/2014 - 05/02/2014 "Storia di Irene" di E. De Luca. Tre personaggi che son tutta la vita, tre ritratti incrostati di sale, bagnati di mare, sferzati dal vento. 
Tre storie di nascita, e di rinascita, dal mare e nel mare, perché lì è più facile, lì c'è la redenzione, l'orizzonte sconfinato, l'armonia e la carezza dell'onda, lo scintillio del Sole, ed è per questo che "Il cucciolo di donna è spinto allo sbaraglio, quello di balena è accompagnato invece in un'immensità, sorella maggiore del grembo."

Nostalgia di Mediterraneo, un libro così non lo si scrive affacciati sul Mare del Nord.


04 febbraio 2014

Microrecensione #71:"Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" di L. Sepulveda

27/01/2014 - 02/02/2014 "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza" di L. Sepulveda. Favola verde come la copertina del libro, lenta e prevedibile come la lumaca protagonista. Nessun pensiero oltre il prato, nessuno slancio oltre l'altezza dell'erba, la morale incombe fin dalla prima pagina, e non c'è nessuna via di scampo, nessun respiro, nessun volo, nessuna delizia.
Una favola a misura di bimbo, quindi, forse, non so, non me ne intendo.
Sbaglio mio averci voluto leggere di più.
Molto belle le illustrazioni di S. Mulazzani, quelle sì godibili da grandi e piccini (Ed. Guanda).