10 ottobre 2010

Lunch bag!

Un sabato, nell'isolano Istituto, si lavorava per l'Open day.
Gente veniva e andava, e noi si cercava di spiegare a tutti perchè era cosa buona e giusta continuare a pagare le tasse grazie al quale l'Istituto funziona.
Una cosa ragionevole, dopotutto.
A mezzogiorno in punto, invece di andare come al solito in mensa per il pranzo, il pranzo è venuto a noi, sparpagliati per i corridoi dell'edificio, con i nostri esperimenti da illustrare, i nostri poster di fumo da vendere.
Il pranzo se n'è arrivato sotto forma di un ricco sacchetto di carta, pieno di panini, dolcetti, frutta e bibite.
Il pranzo se n'è arrivato grazie al mio direttore, che me l'ha consegnato personalmente, con un sorriso, dicendomi: Ehi, Anna, vegetariana, vero?
E così ha fatto, con tutti i suoi dipendenti.

Ci sono cose che accadono, quassù, ci sono attenzioni, che riscaldano il cuore, a dispetto di qualsiasi latitudine.

07 ottobre 2010

La Felicità ultima (e quelle prima).

Uno fra i numerosi giornali dell'Isola pone ogni settimana dieci domande (Tien Vragen) ad un illustre sconosciuto isolano. Le domande di norma riguardano cheffà, dovesta, perchéqua, perchélà, ma poi quasi sempre, alla fine, c'è n'è una difficilissima: qual è per te, o caro autoctono, la felicità più grande?
Così.
Il giornale te lo chiede e tu sei lì, che devi rispondere.
E se capitasse a me? Ohmamma.
Che rispondo?
Nell'ultimo sondaggio a cui ho (parzialmente) partecipato, chiedevano quali fossero le cinque ragioni per continuare a vivere.
Il mio contributo si è basato principalmente sul fatto che ancora nessuno è proprio proprio sicuro che la Luna non sia di formaggio, e per questo valga la pena essere pronti (e vivi) per poter festeggiare nel caso quest'ipotesi venga rivoluzionariamente confermata.
A pensarci bene, però, non credo di poter elencare quest'eventualità nella mia top five delle felicità.
Beh, allora, proviamoci...

1. quando sono la persona giusta nel posto giusto.
2. quando il Mondo mi sorprende con un'esperienza inattesa.
3. quando ho in tasca un biglietto per partire, e uno per tornare.
4. quando qualcuno mi fa ridere di gusto.

e la felicità ultima? la numero cinque?

5. quando Subirotamic fa la pizza e gli viene bene, ed è buonissima anche senza formaggio.