30 novembre 2010

Un sonetto per Aidelbergo

Mille chilometri di lì e ritorno
ma per noi questi non sono abbastanza
per una birra ed un pretzel al forno
veder vecchi amici e goder della danza

un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
di Belgio in Olanda, sì, Aidelbergo cara,
magari un nuovo loco proponendo,
di orrendo gusto ancor vedrai la gara

balli scatenati e pianti e risa
saran di nuovo al fin i benvenuti
e Las vestito, evvai, in cotal guisa

aspergerà sudore sui canuti
e su chi una chioma indossa come assisa.
non resta che contare in drè i minuti...

Coincidenze parigine

"L'autobus effettuerà fermate nelle stazioni di: Denfert-Rochereau, dove troverete delle coincidenze ..."

Coincidenze? Yuppi!
Amo le coincidenze, i rimandi, le cose che ricordano cose e richiamano fatti e persone e altre cose che profumano come altri giorni, altre canzoni, altri paesaggi.
E cosa poi mi può capitare a Parigi?
Chi mai posso incontrare? Cosa assaggerò? In quale Monet mi perderò per ritrovarmi, che coincidenza!, a pensare a un Van Gogh? Ninfee e campi di grano? Coincidenze fatte di Crêpe, di Nutella, o di acciaio, come la Torre Eiffel, o di luci, come quelle del Natale che è sempre più vicino?

Una coincidenza...come quando trovi un amico per la strada, che non vedevi da tempo, è c'è tempo per una chiacchierata, per un caffè, per una partita ad Agricola...oppure come quando passi ore in coda fuori da un ristorante e poi alla fine, quando sei giusto lì lì dal rinunciare, si libera un tavolo per te...oppure...una coincidenza come quando giri l'angolo, ed ecco, c'è quello scorcio di Parigi che cercavi...e tu proprio non te l'aspettavi.
Deliziose coincidenze, mmm, non vedo l'ora.
Ma sarà questa, la fermata a cui scendere?

05 novembre 2010

Enjoying climate change...

Lucertolanna sul prato si gode il cambiamento. Roccia cOrsica a incorniciare questo mare azzurro, che si rompe nel verde. Posso immaginare, a casa, le mie pecore pazienti accogliere un inverno che arriva, o forse è già arrivato, un vento ormai troppo freddo, affrontabile solo da un divano.
Posso immaginarle proprio.

Qui no.
Lucertolanna si gode una certa dose di Sole che le mancava.
Fioriscono lentiggini.
Che ben.

03 novembre 2010

Mqrsigliq e S.Giusto

Mqrsigliq, vistq dq unq tqstierq francese, suonq così.
Con la q al posto della a, chissà perché.
Marsiglia, ove a detta di tutti "non piove quasi mai", mi accoglie con quel quasi realizzato: secchi d'acqua dal cielo per due giorni.
Le colline intorno, impreparate alla pioggia, custodiscono sui loro fianchi i filari dei vigneti, e riversano sull'unica strada fiumi d'acqua rossastra. Sulla strada, e sulle mie scarpe, ad essere precisi.
Ma va bene così, avere amici in ogni porto significa, come ho più volte sperimentato, passare pomeriggi a giocare a carte, al riparo da eventi atmosferici ostili, pioggia, o neve che siano.
Godersi gli amici, insomma, più che il porto.
E così Marsiglia si meriterà di certo un'altra visita; salirò tutti quei suoi gradini per arrivare di nuovo a Notre Dame de la Garde.
Guarderò il mare da lassù e penserò ancora una volta che assomiglia proprio ad una grande S.Giusto. Con le sue panchine per gli innamorati, abbracciati stretti a guardare il blu, che da lì riescono ancora, a volte, a iniziare qualcosa di meraviglioso.
Dite che potrà mai il sapone di questa Marsiglia lavarmi via questo stucchevole, ma inevitabile, romanticismo novembrino?
Vedo un bel sole, ora, fuori dalla finestra. I panni lavati e appesi dovrebbero asciugarsi in un attimo, e profumare di cose nuove.