Mqrsigliq, vistq dq unq tqstierq francese, suonq così.
Con la q al posto della a, chissà perché.
Marsiglia, ove a detta di tutti "non piove quasi mai", mi accoglie con quel quasi realizzato: secchi d'acqua dal cielo per due giorni.
Le colline intorno, impreparate alla pioggia, custodiscono sui loro fianchi i filari dei vigneti, e riversano sull'unica strada fiumi d'acqua rossastra. Sulla strada, e sulle mie scarpe, ad essere precisi.
Ma va bene così, avere amici in ogni porto significa, come ho più volte sperimentato, passare pomeriggi a giocare a carte, al riparo da eventi atmosferici ostili, pioggia, o neve che siano.
Godersi gli amici, insomma, più che il porto.
E così Marsiglia si meriterà di certo un'altra visita; salirò tutti quei suoi gradini per arrivare di nuovo a Notre Dame de la Garde.
Guarderò il mare da lassù e penserò ancora una volta che assomiglia proprio ad una grande S.Giusto. Con le sue panchine per gli innamorati, abbracciati stretti a guardare il blu, che da lì riescono ancora, a volte, a iniziare qualcosa di meraviglioso.
Dite che potrà mai il sapone di questa Marsiglia lavarmi via questo stucchevole, ma inevitabile, romanticismo novembrino?
Vedo un bel sole, ora, fuori dalla finestra. I panni lavati e appesi dovrebbero asciugarsi in un attimo, e profumare di cose nuove.
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