27 agosto 2019

Microrecensione #162: "Culottées" di P. Bagieu

01/07/2019 - 04/07/2019 "Culottées 2" di P. Bagieu.
Libro a fumetti "rubato", letto nei pomeriggi afosi di inizio luglio, mentre tutti dormono e io no perché spero di partorire da un momento all'altro, pescato a caso dalla libreria di un'estranea, da cui abbiamo affittato casa per qualche settimana quest'estate, per dare un tetto e una finestra vista lago ai nonni, santi, che mi/ci sopportano in questi ultimi giorni in tre e primi in quattro.
Così, con una bimba nella pancia che non vuole uscire, ho pescato questo libro di biografie a fumetti di donne straordinarie, che hanno lasciato un segno, chi nelle Scienze, chi nella musica, nella politica, nello sport, nell'arte. 
Tutte donne, l'ultima delle quali legatissima alla mia bella Venezia. Che sia di buon auspicio?

Bei disegni, dialoghi chiari nonostante fossero in francese, me lo sono goduto, e ho conosciuto molti personaggi interessanti di cui ignoravo l'esistenza. In questo volume, che è il secondo, si parla di: Temple Grandin, Sonita Alizadeh, Cheryl Bridges, Thérèse Clerc, Betty Davis, Nellie Bly, Phulan Devi, The Shaggs, Katia Krafft, Jesselyn Radack, Hedy Lamarr, Naziq al-Abid, Frances Glessner Lee, Mae Jemison, Peggy Guggenheim.
Ora non mi resta che leggere il primo, prima o poi lo troverò.

22 agosto 2019

In Spagna

Cameretta, buio, ora della nanna. Una sirena, neanche troppo lontana.
T: Mamma dove va la polizia?
Io: Non lo so.
T: Ma raccontami...
Io, cercando di inventarmi uno di quegli incidenti tanto amati dai treenni, spettacolari, ma non troppo gravi, per non turbare i sogni che verranno: Ci deve essere un problema con la metropolitana, si è rotta una porta. Adesso sta andando la polizia a controllare, ma presto arriveranno i pompieri a mettere tutto a posto
T: I pompieri (sospiro sognante)... ma cosa dici mamma, magari i pompieri arrivano, arrivano, arrivano, SU UN TRENO DEI POMPIERI! (occhi sbarrati che brillano nonostante sia buio pesto)
Io, assecondando il sognatore, ma cercando di contenere l'eccitazione montante: Beh, sì, può essere ...
T: E magari poi arriva anche un TRENO DELLA POLIZIA!!
Io, tentando ancora di mantenere la situazione sotto controllo: Sì, sì, ma poi risolvono il problema e vanno tutti a casa che è tardi
T: E magari poi arriva anche un TRENO DELL'AMBULANZA!!!
Io, decisa a bloccare questa spirale di eccitazione: Eh no, ma i treni ambulanza non esistono
T: Qui no, ma in Spagna...


In Spagna? 
A volte mi chiedo che idea di geografia abbia in testa, il mio povero bimbo olandelvetico che però è italiano, mi piacerebbe tanto disegnare il suo mappamondo.
Forse allora si capirebbe perché i treni ambulanza qui in Svizzera non esistono, ma in Spagna, a quanto dice lui, che di treni, giuro, se ne intende, invece sì.

20 agosto 2019

Microrecensione #161: "La vera storia del pirata Long John Silver" di B. Larsson

27/06/2019 - 07/07/2019 "La vera storia del pirata Long John Silver" di B. Larsson.
Credevo, forse ci speravo, ecco, che la mia bimba nascesse mentre leggevo questo libro: un po' per la data di scadenza, che era in giugno, in teoria, un po' per tutto il mare e l'avventura che ci ho trovato dentro. 
Un libro consigliatomi dalla mia mamma, e in effetti da leggere obbligatoriamente se si è rimasti affascinati dall'Isola del Tesoro, se si leggono volentieri le storie di protagonisti complicati, costruiti con cura, solitari, difficili, marinai, se si vuole leggere di pirati, di storie raccontate nelle bettole dei porti inglesi, di un po' di Storia, d'amore, di vita e di morte tra le onde indifferenti.

Invece no, lei, la bimba, ha aspettato che il caldo passasse, e io ho finito il libro con i piedi nell'acqua della piscina, aspettando pure io che il gran caldo passasse, rifinendo le sue manine, i suoi piedini, il suo nasino tondo, e godendomi senza interruzioni le avventure di Long John.

Larsson si è dato un compito davvero arduo, a completare quelle pagine che Stevenson aveva lasciate bianche e a rispondere alle domande che tutti ci siamo fatti quando abbiamo visto il buon vecchio Long John sparire. Credo ne sia stato all'altezza: ha dipinto Silver come un uomo così straordinario da risultare in ultima analisi perfettamente realistico, e mi ha assolutamente convinto che sì, è andata proprio così e in nessun altro modo. Sembra quasi sia riuscito in qualche strano modo a farsi raccontare la storia direttamente da Stevenson, lui che il suo personaggio lo conosceva bene, e a scriverla, a distanza di più di 100 anni, per noi, e per me, che con i piedi a mollo e una pancia smisurata, ho sognato il Caribe e una traversata atlantica a bordo di un vascello pirata. 

 

11 agosto 2019

Un mese.

È in un mese che ho imparato che si ha il secondo figlio quando si è pronte per un livello successivo di tutto. Si allatta il primo figlio con calma e concentrazione, così si impara ad allattare davvero con il cuore, e per fortuna non si scorda, un po' come andare in bicicletta, perché l'allattamento del secondo, quello sì è la vera sfida. In un mese la piccola A. ha mangiato mentre io, tra le tante attività e in ordine di difficoltà:
- leggevo un libro a T.
- vestivo T.
- cercavo di fare in modo che T., saltante sul divano a fianco a noi, non cadesse sopra A.
- costruivo camion di Lego

- gonfiavo e giocavo con un palloncino
- leggevo un libro a T. mentre nella stanza altre persone parlavano (d'altro)
E non sarebbe così importante se in questo primo periodo non si allattasse così tanto - cosa che invece avevo scordato.

Così l'ultima poppata della sera, quella fatta nella penombra, quando T. ormai dorme, e A. mangia per inerzia, con gli occhi chiusi e il respiro già lento, con Subirotamic seduto accanto a noi a farci compagnia, nel silenzio o nel rumore rassicurante di pioggia dei temporali di queste serate d'estate, ecco, quella, è uno dei momenti più belli di questo ultimo mese.
C'è stata tutta una giornata per rincorrersi, tra giochi, poppate, libri, pisolini, pranzi, cene, e discussione e domande e "perché", e ora siamo solo io e la mia bimba, nel nostro nido, e da qui io prendo le forze per la giornata che verrà domani, e lei quelle per tutta la vita che le corre incontro.