22 agosto 2019

In Spagna

Cameretta, buio, ora della nanna. Una sirena, neanche troppo lontana.
T: Mamma dove va la polizia?
Io: Non lo so.
T: Ma raccontami...
Io, cercando di inventarmi uno di quegli incidenti tanto amati dai treenni, spettacolari, ma non troppo gravi, per non turbare i sogni che verranno: Ci deve essere un problema con la metropolitana, si è rotta una porta. Adesso sta andando la polizia a controllare, ma presto arriveranno i pompieri a mettere tutto a posto
T: I pompieri (sospiro sognante)... ma cosa dici mamma, magari i pompieri arrivano, arrivano, arrivano, SU UN TRENO DEI POMPIERI! (occhi sbarrati che brillano nonostante sia buio pesto)
Io, assecondando il sognatore, ma cercando di contenere l'eccitazione montante: Beh, sì, può essere ...
T: E magari poi arriva anche un TRENO DELLA POLIZIA!!
Io, tentando ancora di mantenere la situazione sotto controllo: Sì, sì, ma poi risolvono il problema e vanno tutti a casa che è tardi
T: E magari poi arriva anche un TRENO DELL'AMBULANZA!!!
Io, decisa a bloccare questa spirale di eccitazione: Eh no, ma i treni ambulanza non esistono
T: Qui no, ma in Spagna...


In Spagna? 
A volte mi chiedo che idea di geografia abbia in testa, il mio povero bimbo olandelvetico che però è italiano, mi piacerebbe tanto disegnare il suo mappamondo.
Forse allora si capirebbe perché i treni ambulanza qui in Svizzera non esistono, ma in Spagna, a quanto dice lui, che di treni, giuro, se ne intende, invece sì.

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