02 maggio 2019

In Sicilia

Era da tanto che non lasciavo la terraferma per un'isola che non fosse la Gran Bretagna. Un'isola che sa di isola, di mare, di pescherecci e di catene arrugginite dal sale. Un'isola di coste alte sul mare, dorate, ma anche sabbiose e battute dal vento, come fossimo ancora a Texel, o quasi.

Invece ora viviamo in mezzo, sul bordo di un lago che a volte quasi ci si dimentica che non è salato, ma non lo è, e un po' di mare ci voleva.
Un po' di mare, di cannoli, di pistacchi, e di insalate di arance.

Ed è il nostro primo viaggio in quattro, o in tre e mezzo, diciamo, e anche quello ci voleva.

Eccovi quindi un po' di foto, perché dai viaggi si portano a casa quelle, oltre alle avventure, che poi, in tre e mezzo, cominciano davvero a moltiplicarsi, e se poi ci si mette di mezzo un vulcano...

Attesa aeroportuale.

Aci Trezza

Etna, passeggiata dal Rifugio Citelli.

La Norma, a Acireale.

Il mare di Aci Castello.

Saracinesca di Siracusa.

Il mare di Marzamemi.

Verso Ragusa Ibla.

Ragusa Ibla, la piazza.

L'Orecchio di Dionisio, Siracusa.

 



Etna, a spasso fra i crateri del 2002.

Nessun commento:

Posta un commento