18 dicembre 2024

Microrecensione #240: "Les particules élémentaires" di M. Houellebecq

 04/11/2024 -  17/11/2024 "Les particules élémentaires" di M. Houellebecq.

Era da tanto che non leggevo un bel libro (in francese), ed ecco, è successo. Coinvolgente è dire poco, visto che molto ruota intorno alle diverse crisi, o rivelazioni, o confessioni, o rivoluzioni dei 40 anni (l'ho letto proprio nel momento giusto!), triste poi è dire pochissimo, perché non c'è limite al baratro che questo libro scava, pagina dopo pagina, fino alla fine. E non una tristezza da lacrime, drammi, e singhiozzi. Una tristezza fredda e vuota, un rumore sordo dell'umanità che cade, anno dopo anno, dagli anni del dopo guerra in poi, frase dopo frase. Un libro che fa male, ed è bellissimo allo stesso tempo. Consigliato, ma solo se avete una vita colorata e rumorosa in cui rifugiarvi nelle pause tra i capitoli.


11 dicembre 2024

Microrecensione #239 : "Marco Polo - La vita è viaggio" di F. Jori

 21/10/2024 - 03/11/2024 "Marco Polo - La vita è viaggio" di F. Jori.

Un librino che è una chiacchierata sui viaggi dei Polo in Cina, e come una chiacchierata, è un po' disorganizzata, salta avanti e indietro nel tempo senza un vero perché, ripete alcuni concetti, ha qualche refuso nel testo. Ma anche, come in una chiacchierata, la sua storia alla fine la racconta: i fatti, i personaggi, il periodo storico e politico che i viaggi di Marco Polo ha permesso e poi celebrato. Mi è sembrata un'ottima introduzione all'argomento, in quest'anno in cui i miei pensieri sono andati alla Cina forse per la prima volta davvero: alla sua lontananza fisica, al suo essere mondo a sé, e contemporaneamente parte del mio e io del suo. 

Erano anni che non visitavo un paese cosi "lontano", e forse il fatto di averlo fatto da sola, in silenzio, mi ha dato il tempo di riflettere sui triti e ritriti concetti dell'andata, del ritorno, di un prima, un dopo, un durante, e mi ha portato a riscoprire chi altri ha viaggiato nella stessa direzione, in un altro tempo e in un altro spazio, quando giorni, mesi, chilometri e culture e pensieri si misuravano diversamente.

Dopo questa introduzione, non mi resta che affrontare "Il Milione" vero e proprio, e mi sa che pure a una lettura de "Le città invisibili" di Calvino non si scampa, che forse sì, magari l'ho letto all'età in cui devotamente si legge Calvino in Italia, ma sono curiosa di cosa mi potrebbe raccontare oggi, che qualche partenza ho accumulato nello zaino.

04 dicembre 2024

Microrecensione #238 : "Un si bel horizon" di F. Bourdin

 08/09/2024 - 04/10/2024 "Un si bel horizon" di F. Bourdin.

Forse devo smetterla di adottare libri per la strada, ma è più forte di me: quando li vedo abbandonati sui muretti nel quartiere, mi dico che magari è il libro giusto, che è l'occasione di migliorare li mio francese, che è il destino ch vuole che li legga, ed eccomi vittima ancora una volta di un libro abbandonato. A dir la verità, in questo caso, l'ambientazione descritta nella quarta di copertina mi aveva conquistata: un hotel proprio sulla punta di Cap Corse, forse un po' come quello in cui siamo stati due anni fa?, la nostalgia delle vacanze, del mare, e di quel sentimento di isolitudine, non mi ha lasciato scampo.

Se la Corsica, bellissima, fa da sfondo a questa storia, la storia, però, mi ha lasciata abbastanza perplessa. Perché in effetti non c'è una vera e propria storia. È un racconto familiare, di avvenimenti che succedono, uno dietro l'altro, come ce li si puo' facilmente immaginare, senza una vera e propria struttura, a mio parere, senza un filo che conduca chessò, a una progresso dei personaggi, a un misfatto, a una svolta, a una riflessione, a un qualsiasi espediente letterario che giustifichi mettere nero su bianco degli avvenimenti. Così siamo spettatori di questa famiglia, dei suoi diciamo drammi, relativamente banali, di un filo di storia romantica a tenere in piedi i capitoli. Dall'altra parte della pagina, la mia perplessità e la mia meraviglia di come alcuni autori riescano a mettere insieme tante parole senza davvero raccontare nulla, ma soltanto così, celebrando in un libro intero una storia familiare che non ha niente di particolare, niente da insegnare, niente di divertente. Non si può neanche dire che sia noioso, perché in effetti il libro l'ho letto con curiosità, aspettandomi ogni sera che alla pagina successiva sì, sarebbe successa quella cosa che giustificava l'intero libro. Invece no. Strano.

Almeno il testo era in francese, io ci spero sempre che serva a qualcosa...