07/01/2025 - 24/01/2025 - "Il desiderio di Dio" di D. Baddiel.
Babbo Natale l'ha portato alla mia mamma, e Babbo Natale glielo ha rubato poco dopo per leggerlo, dato che la mamma lo aveva già finito, questo libro sottile.
Un libro sottile, infatti, che parla però, come si può immaginare dal titolo, di un tema grande, e vasto, e universale.
Un tema così grande, e così vasto, e così universale, che vederlo racchiuso in un libro così piccolo, potrebbe far storcere il naso a qualcuno. Quello che ho apprezzato, è che l'autore se ne rende conto, e non ha troppe pretese. È un libro serissimo scritto da un comico intelligente, un lungo monologo, che offre un punto di vista, quello dell'autore, per lui scontato, e per il lettore? Chissà, non per forza. I passaggi, logici o meno logici, saranno giudicati da ciascuno nel segreto del proprio divano, del proprio letto, sulle rive del proprio comodino.
Peccato per la traduzione, in qualche tratto un po' stonata nella sua scolasticità, il libro è ad ogni modo divertente e di piacevole lettura, e di sicuro porta a qualche riflessione, ad oguno la sua. L'universalità della domanda, e, appunto, del desiderio di Dio, rimane, anche alla fine del piccolo saggio, un bellissimo mistero, e la sua necessità di per sé certo non aiuta a schierarsi per l'una o per l'altra fazione, se davvero alla fin fine esistono fazioni contrapposte.