Ieri sera, me ne tornavo in bici da cucito.
C'era la Luna affilata, e meno quattro gradi.
Appunto: pedalare più veloce, pur facendoti sudare copiosamente sotto i numerosi strati tecnici che ti ricoprono, non aiuta, ahimè, con il disgelo in corsa di mani e piedi.
D'altra parte, diminuisce i secondi tra te, fuori, al buio, tra l'erba croccante di gelo, e te, dentro, sotto una doccia calda, a cantare Marco Ferradini.
Quindi, tutto sommato, è meglio non perder tempo, e pedalare.
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