22 agosto 2017

Microrecensione #128: "Ferito a morte" di R. La Capria

01/08/2017 - 18/082017 "Ferito a morte" di R. La Capria.
In una pausa tra le mie stentate letture in francese, un romanzo così ci voleva proprio. Un lungo monologo di voci diverse, ma tutte a raccontare la stessa vita, la stessa compagnia di amici nelle estati napoletane del dopoguerra. I cambiamenti della società, della città, di loro stessi e dello scintillio del mare sotto il sole, sullo stesso piano, come avessero la stessa importanza, come è giusto che sia. 
Un monologo non sempre facile da seguire, un flusso di coscienza intimo e universale, che più che da capire è da ascoltare, come la risacca del mare, come il ronzio che si sente sott'acqua, come il brusio della folla, che culla, ipnotizza. 
Tra le righe poi, e caro a me, anche il racconto di un espatrio, da Napoli a Roma (e a Milano), perché i chilometri non valgono niente, vale solo essere altrove.

Nessun commento:

Posta un commento