31 gennaio 2018

Microrecensione #135: "Citizens of the Sea: Wonderous Creatures from the Census of Marine Life" di N. Knowlton

22/10/2017 - 20/01/2018 "Citizens of the Sea: Wonderous Creatures from the Census of Marine Life" di N. Knowlton.
Un libro di foto di creature marine che ho da un po' sullo scaffale, ma che mi sono decisa di guardare con calma, e soprattutto, di leggere, soltanto adesso.
Ed ho imparato un sacco di cose, e mi sono lasciata travolgere dai colori e dalle bizzarrie di quelli che io da brava oceanografa chiamo indistintamente "pesci" (perché stanno tutti nell'acqua, no?).

Consigliato come libro in cui perdersi di tanto in tanto, senza troppe pretese scientifiche o educative, o da sfogliare anche in compagnia del figlio duenne, che meravigliarsi delle cose che ci sono nel mondo è un'attività bellissima da fare a tutte le età.

24 gennaio 2018

Microrecensione #134: "Lessico famigliare" di N. Ginzburg

08/01/2018 - 17/01/2018 "Lessico famigliare" di N. Ginzburg.
Il mio regalo di compleanno da parte di Subirotamic, e l'ho già finito! 

Non mi pareva di averlo letto a scuola, o perlomeno non me lo ricordo. Meglio, non credo all'epoca l'avrei apprezzato così tanto.
È la storia di una famiglia ebrea, attraverso due guerre mondiali, ma soprattutto attraverso le parole e il linguaggio e le immagini condivise che nel tempo vengono a consolidarsi in una cerchia di persone, siano famiglia, amici, o entrambi.
È un libro bellissimo, e ancora prima di leggerlo pensavo di scriverlo io, un libro così, tanto mi è caro e chiaro il concetto di "lessico famigliare".
In realtà, ancora penso di scriverlo, questo libro, un giorno.
Anzi, a volte mi pare addirittura di avere già abbastanza materiale per cominciare, con una mamma che ha sempre amato giocare con le parole, e un figlio che ha appena cominciato ad usarle.
 
Ora lo inizio.
O forse no, dai.
Forse, lo inizio domani.

19 gennaio 2018

Microrecensione #133: "Macerie prime" di Zerocalcare

02/01/2018 - 03/01/2018 "Macerie prime" di Zerocalcare. 
Non ci posso fare niente, io i fumetti li riesco a leggere solo in un modo, d'un fiato, tutti di seguito, tardi la notte o a giorno inoltrato, quando non dovrei, senza fermarmi mai. È così è stato anche per questo, e per fortuna che era durante le vacanze, e si poteva fare.
Bello, triste, capace di raccontare la storia dei me e dei miei coetanei con un incredibile realismo.
Zerocalcare e la sua combriccola, persi a Roma. 
Io e i miei amici, dispersi per il continente e non solo. 
Tutti, che si fa finta di vivere una vita normale, arrabattandosi in lavori in equilibrio precario, senza o nonostante le qualifiche, che si cerca di vivere una vita normale, con un'idea di futuro, si fanno matrimoni contattando ambasciate, figli nati con il passaporto, a cui non si sa che lingua insegnare, che cosa augurare.
Il libro rimane sospeso, come le vite dei protagonisti, e come anche le nostre. Sono proprio curiosa di leggere il seguito.

Nota: Subirotamic ha anche lui micro-recensito (a me) con eleganza questo libro: "Più bello dei precedenti, peccato solo non si renda conto che è tutta colpa dell'Euro". Ai posteri...