02/01/2018 - 03/01/2018 "Macerie prime" di Zerocalcare.
Non ci posso fare niente, io i fumetti li riesco a leggere solo in un
modo, d'un fiato, tutti di seguito, tardi la notte o a giorno inoltrato,
quando non dovrei, senza fermarmi mai. È così è stato anche per questo,
e per fortuna che era durante le vacanze, e si poteva fare.
Bello, triste, capace di raccontare la storia dei me e dei miei coetanei con un incredibile realismo.
Zerocalcare
e la sua combriccola, persi a Roma.
Io e i miei amici, dispersi per il
continente e non solo.
Tutti, che si fa finta di vivere una vita
normale, arrabattandosi in lavori in equilibrio precario, senza o nonostante le
qualifiche, che si cerca di vivere una vita
normale, con un'idea di futuro, si fanno matrimoni contattando
ambasciate, figli nati con il passaporto, a cui non si sa che lingua insegnare, che cosa augurare.
Il libro rimane sospeso, come le vite dei protagonisti, e come anche le nostre. Sono proprio curiosa di leggere il seguito.
Nota: Subirotamic ha anche lui micro-recensito (a me) con eleganza questo libro:
"Più bello dei precedenti, peccato solo non si renda conto che è tutta colpa dell'Euro". Ai
posteri...
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