11/03/2018 - 04/04/2018 "Rossa è la neve – Delia Fischer indaga" di M. Piffaretti.
Quest'anno,
per il compleanno, mio marito mi ha regalato due libri di autori
svizzeri, per cominciare a calarmi nella cultura del nostro attuale
Paese di adozione, che male non fa. Svizzeri ticinesi, per la
precisione, così da poterli leggere in originale, senza la mediazione
della traduzione, e pure goderseli un po'. "Rossa è la neve" è il primo dei due libri, ed
è un giallo, classicissimo, ambientato a Bellinzona e dintorni.
La
storia cattura, i personaggi sono potenzialmente interessanti,
l'ambientazione, geografica e storica, mi ha se non altro incuriosito e informato su delle cose della Svizzera che non sapevo (vedi la voce wikipedia sui Verdingkinder).
Purtroppo però la scrittura è pedante, ecco, questa è la parola, come frutto
di un esercizio del tipo: Bene ragazzi, ora che avete imparato che cos'è un libro giallo, scrivete un libro giallo.
Alle medie.
Tutte
le frasi, i pensieri, iniziano e finiscono come da manuale, coronati da
una scelta di aggettivi classici, situazioni classiche, azioni e reazioni
classiche.
Sono onesta, la trama del giallo mi è davvero piaciuta, ma
seguirla attraverso queste righe di frasi fatte e pensieri e logica ritriti è
stato un po' difficoltoso, a tratti davvero imbarazzante.