26/12/2021 - 04/01/2022 "L'acqua del lago non è mai dolce" di G. Caminito (Premio Campiello 2021).
Non un libro leggero per passare qualche ora spensierata, ma una storia potente e coinvolgente e drammatica (forse soprattutto per me, quasi coetanea della protagonista), una scrittura piacevole, un bel romanzo all'italiana, insomma, un po' (tanto) polpettone, un po' poesia, sul filo di eventi lontani dal mio vissuto, ma che riconosco come assolutamente possibili, anzi, veri.
È un lago lontanissimo dai paesaggi e dal sentire di quest'immenso lago svizzero sulle cui rive mi capita di vivere, quello del romanzo, il lago di Bracciano, e Roma, sono qui specchi di una trasformazione, di una bimba che diventa donna, di una famiglia sfasciata, ma non troppo, di esistenze più o meno tormentate, che non fanno altro che esserci, crescere, trovare il proprio spazio e la propria dimensione, ognuno come può, come sa, in questo strano mondo. E il lago altro non è che uno sfondo silenzioso e limaccioso, per questo tragico teatro.
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