30 ottobre 2024

Microrecensione #233: "C'est bon mais c'est chaud!" di A. De Caunes

 09/03/2024 - 28/03/2024 "C'est bon mais c'est chaud!" di A. De Caunes.

Libro, se ben ricordo, trovato sulle scale della casa vecchia, in un cartone di cose abbandonate da non so che trasloco, da non so che cambio d'armadi, forse un mercatino. Ogni tanto mi viene la voglia, o più che altro il dovere, di leggere qualcosa in francese, nella speranza che il mio migliori un po' (cosa che, tra l'altro, puntualmente, non succede). Allora mi dico, già leggo in francese, vediamo che sia una cosa leggera e piacevole. E allora, sempre per quella logica che non c'è, adotto libri dalle scale, e spero in capolavori. 

Dunque, capolavoro mi sento di dire che questo non fosse, ma una piacevole lettura serale, direi di sì. Un classico thriller, un'ambientazione anni 80/90 tra New York e Parigi, un investigatore privato dannato e simpatico come devono esserlo, credo da contratto, tutti gli investigatori privati, oramai.

Una storia scorrevole, l'ho letta con gusto, e il fatto che fosse in francese non mi ha disturbato (buon segno), anche se il fatto che fosse in francese, non mi ha neanche, ahimé, particolarmente giovato.

23 ottobre 2024

Microrecensione #232: "Adrift: The Curious Tale of the Lego Lost at Sea" di T. Williams

 12/02/2024 - 08/03/2024  "Adrift: The Curious Tale of the Lego Lost at Sea" di T. Williams.

Volume dalla grafica curatissima che con testi e foto, e poesie, racconta di un incidente accaduto nel 1997: una tempesta colpì la nave da carico Tokio Express al largo delle coste della Cornovaglia, facendo cadere in mare numerosi container. Uno di questi conteneva un carico di Lego, ironicamente a tema marino. 

Il libro parte da questi pezzi e ne racconta la storia, insieme alla storia di chi questi pezzi li continua a ritrovare, sulle spiagge della Cornovaglia e di tutto il mondo, ancora oggi. Tra questi, l'autrice. Si parla poi di onde, correnti, e di un ecosistema marino messo alla prova da tutte le parti. Insomma, non un libro allegro, nonostante i colori sgargianti delle foto dei pezzettini, ma sicuramente interessante, almeno per chi, come me, combina un bisogno di mare con una realtà fatta al momento più di Lego che di onde.

E a pensarci bene, il dragone marino dei Lego, come tutti i  tesori che troviamo sulla spiaggia, altro non può fare che raccontare una storia tragica, fatta di un prima, di una caduta, di un viaggio salato, e di un dopo, di cui noi passanti, all'improvviso, diventiamo custodi. 

16 ottobre 2024

Microrecensione #231: "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?" di A. Manzini

 18/01/2024 - 29/01/2024 "Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America?" di A. Manzini.

Un Manzini diverso dal solito, questo, più autoreferenziale, ma non per questo meno riuscito. Più che un giallo questa volta è un'avventura, per cercare di tirare le fila, se mai si possa veramente farlo, delle vicende del suo Rocco Schiavone, e del suo passato complicato e doloroso insieme. Un'avventura dove si mischiano i buoni e i cattivi, il giusto, lo sbagliato, i viaggi di chilometri e viaggi nella memoria, Roma, Aosta, e il Sud America, ma soprattutto, gli amici veri e gli amici che hanno smesso di esserlo per sempre. Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l'amico misteriosamente scomparso in Sud America? Pare allo stesso tempo impossibile e inevitabile, e Manzini lo sa raccontare benissimo. 

09 ottobre 2024

Microrecensione #230: "Le ossa parlano" di A. Manzini

 09/01/2024 - 17/01/2024 "Le ossa parlano" di A. Manzini.

Con Manzini ormai si va sul sicuro, per questo a Babbo Natale non lesina a procurarmi i suoi libri, quando sa che quelli che ho già li ho già letti. Questo un altro riuscitissimo giallo, raccapricciante, come tutti i gialli che coinvolgono protagonisti bambini. Non una lettura leggera, ma un'ottima evasione poliziesca tra i boschi fradici della Valle d'Aosta. 

02 ottobre 2024

Microrecensione #229: "La lingua di Ana" di 1 E. Mujčić

 01/01/2024 - 06/01/2024 "La lingua di Ana" di 1 E. Mujčić.

Il sottotitolo: "Chi sei quando perdi radici e parole?" ne racchiude bene la storia. Un espatrio, una storia di immigrazione, lo sconforto di aver perso la possibilità di una vera comunicazione con il mondo esterno per via della lingua e non solo. Per via del passato altrove, del presente scisso, di un futuro senza alcun punto fermo.

Un libro bellissimo, intimissimo, tragico e al tempo stesso catartico, in cui mi sono, ça va sans dire, ritrovata. E quanti e quante come me, sempre di più, per citare la Biennale di quest'anno (che tra l'altro non ho neppure visto): "stranieri ovunque", ognuno con il suo bagaglio di storia, con la sua lingua, con la sua idea sgangherata di futuro e suo presente più o meno zoppo.