Su sconsiglio di mio marito, ho letto questo libro che avevamo da un po' a casa a Venezia. Il libro, di una scrittura volutamente artificiosa e barocca come il suo personaggio principale, racconta la storia di un amore impossibile, immaginario e verissimo allo stesso tempo, tra un militante del Fronte Nazionale e una Fata dell'angolo, "travestito passionale e canterino, sartina dei quartieri alti" a Santiago, nel Cile di Pinochet. Un tema di cui so poco, un'ambientazione difficile, un umorismo tragico e appunto, una scrittura arzigogolata e, presumo, volutamente frivola. La cosa non promette niente di buono, ma sarà perché la storia è dipinta in toni cosi' crudi, e allo stesso tempo delicati, o sarà giusto per contraddire mio marito, a me il libro è piaciuto. Non è una lettura che mi sento di definire piacevole, non me la sento di consigliarlo spassionatamente. Ma se volete leggere qualcosa di "particolare", ecco, questo libro sicuramente non vi deluderà. E ha pure il pregio di non essere troppo lungo, nel caso vi rendiate conto che questo tipo di particolarità proprio non fa per voi.
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