05 aprile 2010
Paas 2010
Pasqua 2010, Pasqua Diversa.
Si è cominciato con la Domenica delle Palme, in cui le palme non erano ne' vere palme, ne' veri rametti d'ulivo, bensì ramuncoli di una pianta tuttora ignota (anche dopo aver chiesto ai locali).
Forse, la distanza da casa, si misura anche così.
Gli agnelli (vivi e pasquali) hanno zompettato allegramente per tutto questo periodo, crescendo in età e grazia.
Le uova di cioccolato con la sorpresa, invece, non si sono fatte vedere: nell'Isola non arrivano. Non si usano. Qui gli ovetti pasquali sono solo quelli piccini.
Meno cioccolata, meno sorprese. Figurarsi la colomba.
Si prefigurava una Pasqua sottotono.
Invece gli Amici hanno invaso l'Isola, la mia casetta, hanno divorato pietanze e paesaggi e sorrisi.
Il Faro, dietro un velo grigio di nebbia, se ne stava pigro a farsi battere dal sale e dal vento.
Ma noi lo abbiamo svegliato.
E il far brillare più forte una luce che già c'era mi è sembrato, dopotutto, il gesto più bello e più pasquale che potessimo fare insieme, quella domenica.
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