07 settembre 2010

"Per chi viaggia in direzione ostinata e contraria"


Giorni fa ho lasciato l'Isola, per fare un po' di chilometri insieme alla mia Casa.
Attualmente, infatti, Casa è una barca a vela disalberata nel cuore della Francia, che per via fluviale sta cercando di raggiungere l'Isola, in barba ai monti che ci son di mezzo.
Bizzarrie che accadono.
Un andare lento e misurato, interrotto solo dai vortici e dislivelli delle chiuse. Chiuse chiuse, poi aperte, e poi chiuse di nuovo, per vincere, chiusa dopo chiusa, quella gravità che ti è contro.
Ed è così che si scopre che la modernissima strumentazione di bordo ha una pecca: non dà l'altitudine. Non è semplicemente previsto che una barca come quella valichi colline e pendii per arrivare a un mare altrove, che non è il suo.
Come detto, però, le bizzarrie accadono. Eccome.
E allora la navigazione di fiume, per questo verso, è navigazione controcorrente. Più che una meta, una direzione, ostinata e contraria.

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