09/05/2014 - 30/07/2014 "King Jesus" di R. Graves. La storia è nota, non è che ci siano dubbi su come finisca, ecco, ma alla nascita e alla figura di Gesù viene data, in questo romanzo, un'interpretazione nuova e diversa, in una commistione di poteri temporali e religiosi senza precedenti.
L'autore, nelle note finali, ne assicura la veridicità storica, ma, come anche lui stesso sottolinea, non è certo questo il punto del racconto.
La prima metà del libro, dedicata alla famiglia di Gesù e alle sue origini, è a dir poco affascinante, arricchita anche da una narrazione coinvolgente; la parte del racconto sovrapponibile ai Vangeli ne emula, ahimè, lo stile, a discapito quindi della fluidità del racconto.
Io l'ho letto in lingua originale, piena di arcaismi (inglesi) e arzigogoli linguistici. Lo stile è biblico, insomma, seppur nel romanzo. Siete avvertiti.
L'autore, nelle note finali, ne assicura la veridicità storica, ma, come anche lui stesso sottolinea, non è certo questo il punto del racconto.
La prima metà del libro, dedicata alla famiglia di Gesù e alle sue origini, è a dir poco affascinante, arricchita anche da una narrazione coinvolgente; la parte del racconto sovrapponibile ai Vangeli ne emula, ahimè, lo stile, a discapito quindi della fluidità del racconto.
Io l'ho letto in lingua originale, piena di arcaismi (inglesi) e arzigogoli linguistici. Lo stile è biblico, insomma, seppur nel romanzo. Siete avvertiti.
Nessun commento:
Posta un commento