12/01/2017 - 14/01/2017 "L' amore è un bar sempre aperto" di G. Versani. Bloccata a letto da un pupetto febbricitante e dormiente, finito il libro che stavo leggendo, a portata di mano mi era rimasto solo Giorgio, il Kindle. Così ho finito per leggere un libro a caso in esso contenuto, un libro breve, brevissimo, che l'investimento casuale non doveva essere troppo impegnativo. Un libro italiano, che ho voglia di casa. E così la scelta è capitata su questo "L' amore è un bar sempre aperto", trovato in una cartella remota di Giorgio, chissà come ci è caduto dentro.
Da subito, ho pensato: quand'ero giovane (?) mi costringevano a leggere i libri sul disagio giovanile, ora mi vado da sola a impelagare nei libri di disagio non-più-giovanile-ma-neanche-troppo-vecchio, diciamo disagio del decennio trentenni-quarantenni.
Però il libro si è fatto leggere, i personaggi sono simpatici, un po' banali se vogliamo, ma forse per questo è facile farci subito amicizia.
Una lettura facile facile, azzeccata per un momento in cui si è stufi di saggi, storia, e scienze varie, e si vuole tornare a casa per un po', in Italia, nel disagio, nelle pene d'amore e nei tormenti, ma non troppo, per carità.
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