22/04/2019 - 16/06/2019 "A che punto è la notte" di Fruttero & Lucentini.
Con la lentezza che mi caratterizza nel terzo trimestre di gravidanza, mi muovo piano, cammino piano, dormo piano, leggo piano, ecco finito un libro che una persona normale avrebbe dovuto leggere in molto meno. È che in questo periodo d'attesa il tempo si dilata, il sonno pure, e al contrario le pagine lette la sera prima di crollare diventano sempre meno. Così non badate che a leggere questo giallo io ci abbia messo 2 mesi, voi ci metterete molto meno. Perché è costruito ad arte, scritto benissimo, la storia raccontata con stili e prospettive diverse, parla di Torino, della Fiat, d'amore e di preti eretici, di mafiosi buoni, e meno buoni, e di poliziotti soli.
Capite da voi che una persona normale la legge più in fretta, una storia così.
È solo perché io ero contemporaneamente occupata a fare piedini, manine, gambette, ecco, io ero distratta da questo, e così ci ho messo tanto.
Bastava attendere una notte in cui tanto non si dormiva comunque, perché T. vomitava, e l'amorevole marito mi impediva di espormi ai pestiferi effluvi del malatino, e il libro si è finito tutto di un fiato, che era anche ora.
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