Si parlava di sangue, a colazione. Di donazioni, e cose così, niente di grave, per carità, ma A. commenta subito:
- Ah, il sangue, ma tanto adesso io non ho.
(mia ingenua interpretazione: il sangue c'è solo quando si vede, in caso di tagli e ferite, e quindi, dato che al momento non ho né tagli né ferite, non ho neppure il sangue)
Allora il mio spirito materno didattico ha cominciato a spiegare:
- Certo che anche tu hai il sangue, tutti abbiamo il sangue dentro il nostro corpo, cosa credi ci sia, qui dentro? (indicando scherzosamente il suo piccolo corpicino)
- Pappa.
E niente, non fa una piega, c'ha ragione lei. E per fortuna, al momento, il sangue, neanche io ho, solo il pan di zenzero sfornato ieri.
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