01/01/2025 - 03/01/2025 "Storia del nuovo cognome" di E. Ferrante.
Secondo capitolo della saga, dopo "L'amica geniale". L'avevo chiesto a Babbo Natale per continuare la lettura, ma mi era stato negato perché a Babbo Natale non era piaciuto quanto il primo. "Te lo farai pestare". E chi sono io per contraddire Babbo Natale? Me lo sono fatto prestare. E che dire? Aveva ragione Babbo Natale? Il romanzo l'ho letto di un fiato per ragioni logistiche (non volevo espatriare con il libro in prestito) quindi brutto brutto non l'ho trovato. Le protagoniste, ora non più bambine, si raccontano negli anni dai 16 ai 20 e qualcosa, anni difficili, anni di decisioni, di fortune e sfortune, le prime che segnano davvero la vita. Forse per questo i comportamenti tratteggiati ad arte nel capitolo sull'infanzia, sono in questo esacerbati e portati allo stremo, come lo sono i sentimenti in quegli anni, amplificati, eccessivi. Ed è forse questo eccesso, questa ripetitività se non prevedibilità, non delle situazioni, ma delle azioni e reazioni, dei pensieri e degli eccessi dell'una e dell'altra protagonista, che, lo devo ammettere, ha frenato un po' anche a me l'entusiasmo.
E allora, aveva ragione Babbo Natale? Ovvio, avevate dubbi?
Forse per questo non continuerò la saga? Giammai. Ma magari anche i prossimi, me li faccio prestare.