Oggi, sabato, è giorno di mercato, al di là dell'acqua.
Vivo ormai sull'Isola da quasi sei mesi, e ancora non c'ero mai andata, indaffarata nei week end a riempirmi la testa di cose da fare per impedirmi di stare un po' da sola con me. Oggi invece sono stata da sola: ho preso il traghetto sotto una pioggia fina, ho letto Paul Bowles, ascoltato gli Afterhours.
Il mercato non era ne' grande, ne' fornito come me l'aspettavo, ma le tre o quattro bancarelle di frutta e verdura mi hanno dato la possibiltà di fare una spesa vera, senza plastica a insacchettare le melanzane una ad una, e questa è di per se' una gran gioia.
Mi son comprata anche le caramelle, ad addolcirmi la vita.
E alla fine, come spesso accade dopo alcune ore passate a spulciare tra bancarelle e negozi che non conosci, stavo bene; incredibile come anche in una giornata grigia come questa ci si riesca a distrarre dai propri pensieri.
Domani sarà Primavera.
Da domani, la luce, qui, giocherà fuori fino a tardi.
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