26/10/2013 - 08/04/2014 "Storia di acque, di boschi, di popoli" di P. Neruda. Mi dispiace, ma io, questo libro, non l'ho capito. Ad ogni piccolo racconto, mi son persa, non ne ho capito il senso, non ne ho capito il taglio, la mia mente è sciovolata via verso altri lidi e non mi è rimasto in testa che un'accozzaglia di parole desuete come la parola "desuete", che di per se' non e' un male, ma non basta. E una manciata di ragionamenti confusi.
Non di molta utilità, quindi, questa microrecensione, ma perché a leggere il libro è stata chiaramente la persona sbagliata. Ho infatti avuto l'impressione che se a leggerlo fosse stato un patito, o uno studioso, di Neruda, questo libro lo avrebbe aiutato a capirne delle inusuali sfaccettature.
Me no, non m'ha aiutato in questa direzione.
Ma nell'addormentarmi a tempo di record, è stato davero imbattibile.
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