09 marzo 2015

Microrecensione #91: "La tristezza degli angeli" di J. K. Stefánsson

14/02/2015 - 08/03/2015 "La tristezza degli angeli" di J. K. Stefánsson. Un uomo, il postino, e un ragazzo e una marcia estenuante nella bufera islandese di Aprile.
Un romanzo che è in realtà un lungo racconto, delle loro storie, del loro rapporto e dei loro incontri lungo il cammino. Un dialogo dei vivi con i vivi, e con i morti, che nel candore della tempesta artica è difficile distinguere. Il titolo è forse fuorviante: la tristezza degli angeli non è altro che la neve, fiocchi di lacrime leggere che si riversano dal Cielo sulla Terra, noncuranti delle vicende degli uomini. Nonostante il titolo, dicevo, il racconto non è affatto triste. Misura invece, a passo d'uomo, l'amore, le passioni e la quotidinità di uomini e ragazzi alla fine del mondo, in bilico fra il gelo del mare e l'asprezza della montagna, i cui crepacci sono nascosti da coltri di neve fragile.

Il libro è il secondo di una trilogia, dopo "Paradiso e Inferno" e prima di "Cuore umano".
Le storie sono slegate (almeno tra i primi due libri), ma alcuni personaggi sono gli stessi, e consiglierei di leggere la trilogia in ordine, per potervi cogliere tutti i riferimenti. Procuratevi anche una buona coprta e un té fumante, che a leggere di tutto questo vento e questa neve può far venire il raffreddore.
Ma forse non a voi, che abitate già in Primavera...

Nessun commento:

Posta un commento