17 ottobre 2015

Cose che si fanno quando si ha tempo di fare le cose

Mi dicono che poi non avrò più tanto tempo per fare le cose, come in questi giorni di attesa, sospesa dal lavoro, sospesa dalla mia vita di prima, ma non ancora dentro quella successiva, sospesa che non può essere altro che Autunno, grigio lento e diffuso, gocciole di pioggia e di umido a cadere una ad una dalle foglie rimaste, perle preziose di cui non ci si cura, e che anzi, ci scrolliamo di dosso e asciughiamo al calore e all'odore dei primi termosifoni accesi.
Così, se dopo non ci sarà tempo, allora un po' di cose le faccio ora.


Delle tasche colorate per organizzare il bagno, che di contenitori e di posto in questa casa non ce n'è mai abbastanza, ed è bene cominciare ad utilizzare anche le aree verticali.



Già pieno.  
Dei biscotti morbidi alla zucca e cioccolato fondente (ricetta qui). L'Isola in questo periodo è tinta di arancioverdegiallo, e ad ogni casa si vendono zucche, lisce e sode da mangiare, o verdi, colorate e bitorzolute da esporre come decorazione non si sa bene dove. Io preferisco l'arancio pieno da mangiare, in tutte le sue sfumature, e, da quanto velocemente finiscono questi biscotti, pare non sia l'unica.


Una coperta grossa e morbida per chi dovrà arrivare, che ce ne sarà bisogno, di un pile caldo in cui stare comodi comodi, e di alcuni simpatici ricci con cui fare amicizia.


L'aquilone come marchio di fabbrica made in Isola

E passeggiate e incontri con compari abitanti dell'Isola, per imparare da loro le arti nordiche di scrutrare l'orizzonte sconfinato di quassù, e dell'attesa.


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