14/10/2021 "arriva SERGIO" di Dottor Pira.
La convalescenza d'autunno ha dopotutto anche i suoi lati positivi (pochi, eh). Uno di questi è il poter raccogliere gli ultimi raggi di sole su una panchina del parco, nelle ore più calde, in compagnia di un buon libro: mettersi lì, isola in un mare di foglie dorate, lo scroscio della fontana, il brusio del popolo del parco, e leggere. "arriva SERGIO" quindi parte avvantaggiato, come d'altronde è giusto che sia, anche solo a giudicare dalla copertina. Sì perché "arriva SERGIO" è un libro bellissimo, e non solo per la storia, le storie, che non sbagliano niente, ma perché è proprio un libro bellissimo, con tavole straordinarie, cromatismi affascinanti e mutevoli, una carta che coccola le dita.
E per di più è un regalo di un carissimo amico, che è riuscito ad accaparrarsi una delle preziosissime 700 copie per noi.
Insomma, non c'era libro migliore per celebrare l'ozio di un assolato primo pomeriggio d'ottobre, e non c'era compagno migliore che Sergio per perdersi, e forse ritrovarsi, nella meraviglia e nel mistero della mente umana, e non solo. Ora però mi è venuta voglia di pizza.
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