Recuperando una serie di strumenti lasciati a misurare in acqua per più di
un anno, oggi abbiamo pescato anche dell'inaspettato.
Gli strumenti si trovavano a profondità diverse, lungo una cima che teneva
tutto l'insieme più o meno verticale, a coprire circa 3 km di colonna
d'acqua, dai 700 m di profondità fin giù al fondo del mare. Ventimila
leghe o più, insomma.
Bene, per (quasi) tutta la lunghezza dei nostri strumenti, attorcigliata
lungo la cima di recupero, c'era un'altra cimetta di nylon. Sottile,
diciamo mezzo centimetro di diametro, ma lunghisssssssssssima. Cosa ci
faceva lì? Chi ce l'aveva messa? Perchè fluttuava nel mare? Nessuno lo sa,
è il mistero di oggi.
C'è chi dice che sia qualcosa che teneva delle reti da pesca, c'è chi dice
che sono gli italiani che ci spiano (?), c'è chi dice che è una cimetta
magica, e che se la seguivamo dentro l'acqua potevamo finalmente
raggiungere il nostro mondo speculare sottomarino. Beh, questo lo dico io,
ma in fondo, ognuno può dire quel che vuole, in ogni caso, rimane un
mistero.
Fatto sta, che parte di questo mistero si è - termine marinaresco
tecnicissimo - intorcolata su una delle eliche anteriori, e quindi, quando
saremo a Pilos, verrà un sommozzatore a toglierla.
Speriamo che almeno lui sappia seguirla fino al mondo speculare
sottomarino, dove, si sa, i granchi ballano, si chiacchiera con le balene,
ma soprattutto, giocando con le correnti, si arriva a casa in un attimo,
senza bisogno di check-in.
Ecco il risultato di una breve indagine: nella zona di Portopalo di Capo Passero (precisamente li' dove abbiamo recuperato la prima linea di termometrini...) i pescatori legano delle foglie di palma a lunghissime corde ancorate al fondo, creando delle zone ombreggiate sulla superficie del mare. La lampuga - Coryphaena hippurus, sulla tua isola e dintorni si dovrebbe chiamare goudmakreel - ama l'ombra e si raduna con le sue amiche sotto questi finti cespuglietti. A questo punto arriva il pescatore con la rete....
RispondiEliminaQualche onda un po' robusta e' sufficiente per spazzare via le fronde lasciando l'insidiosissima cordina. Ma le onde non sono cose per me, io mi intendo solo di neutrini...
In conclusione, nessun mistero e nessuno spionaggio! Ahime', quella con l'etichetta (tarocca!) della spia italiana ero io a bordo.