Sono su questa nave da ormai una settimana, non posso dire di essere
andata dappertutto, perché in alcuni posti non è concesso entrare, a noi
"scientists", ma non mi succede più di prendere un corridoio sbagliato e
andare a sbattere contro una parete di ferro (dopo aver inoltre barcollato
con le onde per tutta la lunghezza del suddetto corridoio).
Eppure...
Eppure ogni giorno incontro qualcuno che non ho mai visto prima. Ci sono
alcuni personaggi di quest'equipaggio tedesco che ormai conosco: c'è
Andreas, lo chef, che chiama tutti per nome, e c'è il suo timido aiutante
che parla solo e solamente tedesco (come gran parte della truppa,
d'altronde). C'è poi l'addetto alla lavanderia, un signore cinese
piccolino, detto Max. Conosco poi alcuni che lavorano ai winch, sul ponte,
che dipingono quello che c'è da ridipingere e aggiustano tutto quello che
trovano. C'è Heinz, il "chief electronic", che principalmente fuma nella
sua stanza accanto a quella dei CTD, che ha la barba bianchissima e
l'orecchino. C'è Michael, il capitano, c'è poi il dottore, solitario ed
elegante, e via tutti gli altri, ci sono i giovani, i giovanissimi, che
hanno la moglie incinta a casa e sono via da 4 mesi, ci sono quelli con
tanta barba bianca, da sembrare finti, e tatuaggi a solcare la loro pelle
come le navi il mare. Insomma, mi pare di conoscerli tutti, anche se non
ne ricordo i nomi.
Invece ogni giorno vedo una faccia nuova.
Un fenomeno d'umanità mai incontrato in questi corridoi bianchi, tra
questi ponti gialli arancio rosso verdi.
Ogni giorno, una persona diversa, che mi ricorda di non limitarmi al
piccolo mondo di una nave, che dura poco, due settimane, ha una rotta, un
obiettivo, e un porto in cui arrivare, a fine missione.
Mi avverte di essere pronta a tutto quello che mi aspetta, quando si
scenderà nel porto. Ci sarà la confusione di mille facce, nuove e vecchie,
di mille possibili rotte, di tanti obiettivi a cui puntare.
Ma non adesso.
Adesso è tutto chiaro e preciso.
Adesso ho due ore mezza di turno CTD davanti a me, e poi il riposo.
E intanto la nave, generosa, mi porterà con sè.
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