Habana Vieja, zona del porto. |
Una volta a terra, probabilmente dovrei stupirmi dei volti, delle divise, del Paese che mi accoglie, della foto che mi viene fatta quando mi timbrano il visto, della guardia sanitaria che ci chiede se siamo in viaggio di nozze, oltre ad un euro per la sua collezione! Dovrei stupirmi di mille cose importanti, lo so, ma non ci riesco. La mia pelle mi grida che fa caldo, e io non sento nient'altro. Fa caldo! Tensione da freddino perpetuo neerlandese, esci dal mio corpo! Qui ci sono le palme e la gente cammina per le strade, di sera, e in sandali.
Sono in un altro mondo.
E sono anche sveglia, come un grillo, alle 4.30, in un letto a L'Habana, sentendo tutte le 10.30 europee.
Mi dico che è meglio dormire, ed è pure facile convincermi.
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