Il soggetto in via di dottoramento. photocredits: Subirotamic sr. |
Abbiamo dovuto tutti pagare il prezzo di una Primavera, ma alla fine, Subirotamic, ha portato a termine l'Impresa, e con abile mossa, in un solo giorno, ha ottenuto un dottorato per sé, e un'Estate per un Paese intero.
Questo succedeva agli inizi del mese, quando eravamo tutti un po' più giovani, ma soprattutto, meno abbronzati e meno riposati.
E la moda in voga era ancora quella pre rivoluzione francese e le foto erano ancora in bianco e nero, come potete vedere qui in parte.
Ora, di tutte quelle fatiche, neanche si ricorda più, tante vacanze son passate, tanta acqua sotto i ponti veneziani, tanto è preso dalle novità dell'Isola, dal nuovo lavoro, e dalla sua bella coinquilina.
Adesso che però lui detiene il dottorato, l'imparità di rango accademico in casa potrebbe comportare squilibri di potere e onniscienza, e noiosissime discusissioni serali su cosa esattamente sia l'enstrofia o su come sia meglio misurarla, sta temperatura, nel mare.
Però invece niente, a casa va ancora tutto bene, nonostante un rientro shock dai 35, estivissimi, gradi veneziani ai 17, piovossissimi e grigi, isolani.
A cena si parla d'altro, e per ora io sfrutto il suo nuovo titolo solo per l'acquisto al supermercato della linea costosa di prodotti.
Bene, dunque, questo dottorato in casa.
Quasi quasi mi metto d'impegno per detenerne uno anche io, magari piccolino.
A lui poi non glielo si può dire, che è stato bravo, con la tesi, la discussione, e tutti quei bei
discorsi, quelle strette di mano tra professoroni in maschera da
cerimonia, se le è meritate, se no si offende.
Ma io lo dico a voi e voi, son sicura, non lo direte a nessuno.