23 luglio 2018

Minuscoli drammi/53: Tonno.

Ho lasciato l'Olanda frettolosamente più di due anni fa, con un bimbo infagottato da una parte e un diploma di dottorato dall'altra, senza voltarmi indietro, tanto ero indaffarata, senza piangere d'addio.
Sono tornata per la prima volta in Olanda un paio di settimane fa, per tre giorni e una buona scusa.
La prima notte lontana da T. da quando è nato, il primo viaggio da sola, di nuovo, sono contenta che la mia meta sia l'Olanda. 
Che non delude mai, mai, mai
E nonostante Utrecht si sia tirata a lucido, si sia rifatta la stazione e il centro commerciale, si sia fatta un canale nuovo, i locali hipster pieni di donnone tatuate e omini barbuti, nonostante il suo sforzo immane per cambiare e diventare, non so bene quale sia il suo ideale, ma penso che aspiri a diventare una città sofisticata? o forse multietnica? o forse, chissà, forse aspiri a diventare una città alla moda? o forse solo una grande città, con dentro di tutto? Invece no, rimane sempre e solo la vecchia Utrecht di campagna, che fa pure un po' di tenerezza nel suo abitino nuovo, tutta tirata a lucido, con la fronte imperlata di sudore dallo sforzo di essere quella "grande città" che vorrebbe essere.
La prova? 
Nella trendyssima stazione centrale, nuova di pacca, impazza il concetto del negozio monomarca di alta gamma. Solo che tra tutte le marche del mondo, hanno scelto questa:


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