30/08/2018 - 16/09/2018 "La caverna" di J. Saramago.
Secondo libro rubato dallo scaffale italiano di Subirotamic ragazzo, e
secondo bel libro. D'altronde, non è che si sposa un Subirotamic così a
vanvera.
Certo, era difficile sbagliare con Saramago,
ma se mai aveste un dubbio, state tranquilli, anche questo è un piccolo
gioiello.
Un libro attualissimo poi, che cerca di distinguere tra chi si arrabatta nelle faccende della vita, quella vera, e chi, tanto occupato dal nulla, semplicemente, no.
Chi
forgia statue d'argilla, chi ha un obiettivo, un progetto, un domani.
Chi è chiuso in una scatola di giochi e si lascia vivere.
La scelta sembra ovvia, e la storia, nella sua semplicità cristallina, ti trascina a forza a fuggire, appunto, dalla caverna.
Ma
poi mi guardo intorno, da qui, dalla bella Svizzera, che un po' ci
assomiglia, ad una scatola di giochi, dal calduccio autunnale della mia
casa, dalla sicurezza (seppur teorica) del mio lavoro, dall'abbraccio
della mia famiglia, e mi rendo conto di quanto sia facile scivolarvici,
nella caverna, nello sgranarsi lento del calendario.
Per fortuna che c'è Saramago, per fortuna che ci sono i sui libri.
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