Brevi, personali e ricercatissime linee guida sulla capitale tetesca alla seconda visita (qui pensieri sulla prima visita).
Berlino è gigante e ci vive tanta, tanta, tanta gente.
A Berlino, la sua gente, sta tutta in tram all'una di notte.
A Berlino succedono proprio un sacco di cose.
A Berlino si pagano le tasse.
A Berlino ho visto più albe che tramonti, e non so come sia possibile.
A Berlino si cammina fra gli alberi.
A Berlino c'è un ex aereoporto ortofrutticolo.
A Berlino c'è la porta di Babilonia, e ti puoi innamorare di un assiro.
A Berlino si mangia fuori.
A Berlino si mangia bene.
A Berlino si mangia a poco.
A Berlino ci si sente ognuno più artista dell'altro. E forse lo si è.
A Berlino, se devi andare a un appuntamento a Berlino, ci metti minimo 40 minuti, anche se sei già lì.
A Berlino c'è lo spritz nei bicchieri di plastica e costa 2 euro e 50.
A Berlino si può fare la colazione al bar, ma non la si fa perché le colazioni non esistono, che è già ora di pranzo.
A Berlino ti sembra di essere entrata in un locale, invece è un montacarichi con un divano che scende alcuni piani più giù, e ti porta al locale.
A Berlino ci sono i negozi di mute aperti quando servono.
A Berlino c'è gente diversa l'una dall'altra, e io non sono la più bassa.
A Berlino si mangia vegano ovunque.
A Berlino si beve il club mate, e la cocacola non esiste.
A Berlino ci sono un sacco di mercatini che ti regalano le idee (ma vendono moltissime cose brutte).
A Berlino, mi è parso, son tutti sinceri.
A Berlino si possono solo scrivere brevi frasi sincopate su Berlino, alle 11.26, che bisogna uscire, dai, che a Berlino si son pure gli amici, e bisogna incontrarli tutti.
Perché a Berlino, loro, son la cosa migliore che c'è.
Oderbergerstrasse. |
Paperpanchina. |
Primo giro. |
Ultimo giro. |
Metro, stazione. |
I superamici. |
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